Elezioni, Maria Gabriella Tripepi: “Nuovo ponte a Finalborgo, soluzione subito”

(effe)Finale Ligure. La candidata sindaco di “Finale Ligure Viva” Maria Gabriella Tripepi propone un nuovo ponte per Finalborgo che, sostiene, risolverebbe i problemi di congestione del traffico e potrebbe anche portare ulteriori benefici economici. “È nostra intenzione sviluppare uno studio di fattibilità per l’installazione di un ponte Bailey a due corsie, tipo l’attuale ponte di Ferro. Tra noi lo chiamiamo ‘Ponte Cucco’ in quanto è nato da una idea e dall’impegno del nostro consigliere comunale Sergio Colombo, ricordando suo padre Giovanni, nome di battaglia appunto ‘Cucco’, figura di spicco della Resistenza finalese” spiega Maria Gabriella Tripepi.

“La posizione più idonea, dopo diversi incontri con funzionari della Regione e tecnici della Provincia, è risultata all’inizio di via Dante, dove il torrente Aquila è già convogliato col Pora. Tutto ciò permetterebbe un collegamento tra la strada provinciale 490 e via Dante in entrambi i sensi di marcia. Questo agevolerebbe in maniera drastica il flusso veicolare in piazza della stazione, dai cosiddetti ‘4 Canti’ e l’innesto tra la via Aurelia e via Brunenghi. Si permetterebbe, dunque, il transito dei mezzi pesanti attualmente non possibile sul Ponte di Ferro, che risale ormai alla prima amministrazione Migliorini con gli ovvi e naturali problemi di sicurezza che ha una struttura così vetusta e fortemente utilizzata”.

“Un ulteriore vantaggio – aggiunge la candidata sindaco di ‘Finale Ligure Viva’ – è quello economico, considerato che il ponte potrebbe essere preso a noleggio, con una forte riduzione dei costi, in attesa della sistemazione della viabilità definitiva e delle aree Piaggio; fatto certamente di non rapida definizione. Il nuovo ponte a Finalborgo rappresenta una soluzione rapida ed economica e si può fare subito. Questo il nostro impegno concreto per attuare soluzioni fattibili nel breve periodo, per risolvere problemi annosi e con un’idea precisa sul futuro della nostra amata cittadina” conclude Maria Gabriella Tripepi.

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