Bit, le vacanze 2019 all’insegna del mare tra pescatori e piccoli borghi liguri

Savona / Milano. Hanno lasciato il proprio timone per arrivare fino a Milano e far conoscere le particolarità del Mar Ligure e tutte le sfaccettature dell’antico e duro mestiere del pescatore: sono le cooperative ittiche liguri che ogni giorno portano turisti, e non solo, sui propri pescherecci a scoprire i segreti delle correnti, seguire, le rotte dei pesci, esplorare coste e insenature. Non solo spiagge e ombrelloni per la stagione ligure 2019, ma un altro modo di pensare la vacanza andando a svelare i segreti della vita delle famiglie del mare, la loro cultura, la storia e le tradizioni. È la nuova tendenza raccontata al grande pubblico e negli incontri B2B proprio da quei pescatori che ogni giorno, tempo permettendo, portano a terra i frutti del mare, e che oggi hanno deciso di far scoprire il loro lavoro e il loro mondo, in occasione della Borsa Internazionale del Turismo (BIT) di Milano presso gli spazi di Uecoop Unione europea delle cooperative.


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“La BIT è un’importante occasione di incontro – affermano la Rappresentante della Sezione UECOOP Liguria Lara Ravera  e la Coordinatrice Regionale UECOOP Daniela Borriello –  che permette di mostrare quali sono, anche nella nostra regione, forme di servizi differenti che rispondono alle esigenze del nuovo tipo di turista, indirizzato ad un tipo di vacanza più esperenziale possibile. Con la Coop Pescatori Boccadasse, Coop Capomele e Coop Mare, oggi presenti a Milano, si vuole portare l’esempio concreto del nuovo turismo sostenibile, lontano dalle solite mete, che va alla scoperta della vita dei pescatori e delle loro barche per ritrovare una Liguria fatta di paesaggi e antichi piatti della tradizione marinara, contribuendo al tempo stesso alla crescita dell’economia e del lavoro. Vivere una giornata da pescatori, toccare con mano il loro lavoro e degustare il pesce appena pescato è un modo per guardare il mare da un punto di vista diverso, non da spettatori ma da veri protagonisti, esplorando “borghi marinari” e piccole località lungo l’intera costa ligure e vedere, infine, le difficoltà che stanno dietro a questo antico mestiere e tutti i mezzi utilizzati dalle nuove generazioni per innovarlo e portarlo nel futuro.”