Al Porto Antico di Genova si prepara la nona edizione di Slow Fish

pescatore al lavoro

Genova. È già pienamente operativa la macchina organizzativa di Slow Fish, la manifestazione biennale che animerà Genova dal 9 al 12 maggio 2019. Slow Food e Regione Liguria rinnovano così per la nona volta un sodalizio nato nel 2004, con la prima edizione dell’evento dedicato al mare e a tutti i suoi abitanti. Slow Fish si svolge nel bellissimo scenario del Porto Antico e di Piazza Caricamento, a pochi passi dal centro storico e immerso nell’anima marinara del capoluogo ligure. Una città e un territorio che oggi più che mai la manifestazione vuole promuovere e rendere protagonisti, grazie anche all’intesa con il Comune di Genova e la Camera di Commercio di Genova.

Organizzata in collaborazione con il Ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Slow Fish è il momento d’incontro e condivisione dedicato alla rete internazionale cresciuta negli anni grazie alla partecipazione di pescatori e cuochi, accademici e ricercatori che in ogni parte del mondo si impegnano per salvaguardare le risorse del mare.

«Fin dalla prima edizione, Slow Fish si è caratterizzata per la sua capacità di sensibilizzare il pubblico sui temi ambientali, trattati con rigore scientifico e un linguaggio accessibile a tutti, a partire da quella che per noi di Slow Food è la chiave di lettura della complessità del mondo in cui viviamo: il cibo – afferma Massimo Bernacchini del Comitato esecutivo di Slow Food Italia -. Metteremo al centro dell’attenzione i territori e le comunità che con l’acqua e le tradizioni della pesca artigianale ogni giorno convivono. Pescatori, chef ed esperti sono protagonisti di Laboratori del Gusto, conferenze e momenti ludici in cui racconteranno al pubblico, e in particolare ai giovani, le buone pratiche che ognuno di noi può mettere in atto per tutelare il mare, le isole, i laghi e i corsi d’acqua: ecosistemi complessi che necessitano dell’impegno di tutti. Rispetto al 2017 sono molte le novità alle quali stiamo lavorando per rendere questa edizione ancora più coinvolgente e per lasciare anche un segno dell’affetto del mondo Slow Food nei confronti della città di Genova e di tutta la Liguria, che sempre si sono aperte alla nostra rete nelle edizioni precedenti».

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«Slow Fish è una manifestazione di grande importanza per Genova e la Liguria – commenta il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – e Genova è la sua sede naturale, non solo perché qui, nel 2004, si è svolta la prima edizione, ma perché la nostra città è il principale porto italiano, ogni angolo della nostra terra è affacciato sul mare, ogni recesso ne è intrecciato in maniera indissolubile. Grazie anche a eventi come questo Genova si candida a diventare una delle capitali del Mediterraneo: i numeri del suo porto, stabili nonostante la tragedia di Ponte Morandi, sono di fronte a noi a dimostrare come questo sia un obiettivo possibile. Inoltre – aggiunge il governatore – elementi come il cibo, la sua produzione, la sostenibilità sono fattori fondamentali, strategici per il futuro di tutti: Slow Fish ne è il portabandiera su un fronte, quello del mare e delle sue risorse, che per noi liguri è vitale».

Sul piatto, nell’edizione 2019, i comportamenti virtuosi che contribuiscono a mitigare il nostro impatto sul riscaldamento globale, la lotta alla plastica monouso, il valore della biodiversità, le scelte consapevoli che ci fanno guadagnare in gusto e salute, la sicurezza alimentare e l’informazione sulle frodi più diffuse, l’importanza di saper leggere le etichette e le forme di acquacoltura virtuosa.

 Il gruppo organizzativo è già al lavoro e tutti i dettagli di questa nona edizione saranno presentati alla stampa il 19 marzo alle 11 presso la Sala della trasparenza, palazzo della Regione Liguria piazza De Ferrari, Genova.