Podio per la Liguria al premio nazionale Birraio dell’anno 2018

Ad aggiudicarsi il premio per la Categoria Birraio Emergente è il giovane savonese Giorgio Masio, che assieme ai soci Daniele Masio, Emanuele Olivieri e Marco Lima, ha aperto nel 2016 il birrificio agricolo Altavia, dove si produce una birra a bassa fermentazione interamente a km0.


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Lo rende noto Coldiretti Liguria, in occasione della premiazione nazionale Birraio dell’Anno, che riconosce il miglior produttore di birra italiano, scelto da cento esperti interpellati dal network Fermento Birra. Quest’anno, per la prima volta, è salita sul podio del concorso, nella categoria dedicata ai produttori con meno di due anni di esperienza, un’azienda ligure, il Birrificio Altavia, nato per valorizzare il territorio dell’entroterra savonese attraverso la realizzazione del sogno di questi giovani agricoltori, che hanno iniziato la loro avventura recuperando un castagneto, vecchie stalle e terreni abbandonati nella zona di Sassello,  dove coltivano luppolo ed orzo per produrre la loro birra a km zero.

“Siamo lusingati del riconoscimento ottenuto – commenta Giorgio Masio del Birrificio Altavia – perché siamo convinti del valore che ha la birra agricola italiana. Le nostre birre partono dai semi, nel senso che è dal luppolo, cereali, castagne e dall’allevamento di api per la produzione di miele, che ricaviamo gli ingredienti necessari a  realizzare le nostre birre a bassa fermentazione, che seguono in un certo senso lo stile tedesco. Essendo nati da poco ci siamo inizialmente concentrati sul mercato della nostra regione, mentre ora, grazie anche al riconoscimento ottenuto, cercheremo di portare il prodotto sul mercato nazionale, per valorizzare, assieme ad esso, il nostro territorio e la nostra agricoltura, che ha delle grandissime potenzialità anche in questo settore.”

“Il premio raggiunto da questi ragazzi – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – è un’ulteriore conferma dello spirito d’iniziativa e voglia di sperimentare che hanno i giovani agricoltori liguri. In fin dei conti la birra è un prodotto della terra ed è da questo concetto che parte l’idea di un birrificio agricolo, ovvero un’azienda agricola che, a monte della produzione di birra artigianale, prevede la coltivazione delle materie prime con cui si realizza il suo prodotto finale. Le birre industriali, per le quali viene utilizzata acqua distillata con aggiunta di sali minerali, hanno un sapore che si omogenizza selle stesse note, mentre per una birra artigianale e agricola, come quella presentata dai giovani liguri, l’acqua è quella della nostra terra che permette di ottenere un prodotto particolare e d’eccellenza. E, dal momento che è proprio sulla distintività che devono puntare le nostre aziende, avere birre interamente Made in Liguria, è un ulteriore vanto per il settore agricolo locale, dove si possono sviluppare nuove filiere e ottenere dei prodotti unici che vengono, sempre più spesso, apprezzati sul mercato ”.