Autotrasporto, Regione Liguria: no al Mobility Package

Regione Liguria - Sede Palazzo De Ferrari

Genova / Bruxelles. (effe) – Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, sottoscritto da tutti i gruppi, che impegna la giunta a “prodigarsi, attraverso tutte le sedi istituzionali, per sensibilizzare i parlamentari nazionali ed europei per contribuire alla positiva soluzione della vertenza aperta contro il licenziamento, da parte del Parlamento europeo, dei provvedimenti contenuti nel Mobility Package e a sensibilizzare il ministero dei trasporti nel rispondere alla richiesta di incontro che le segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e e UglFna hanno inviato per avere un confronto di merito sulle misure che la Commissione europea sta discutendo nel’ambito del Mobility Package”.

Nel testo si ricorda che il provvedimento prevede, fra l’altro, “un aumento esponenziale delle ore di guida e una compressione delle ore di riposo del personale addetto”.

I commenti

Giovanni Lunardon, capogruppo del Pd in Regione Liguria: “sbagliato l’intervento di ieri di Toti E Bucci”. «Oggi insieme a Gianni Pastorino di Rete a sinistra ho presentato un ordine del giorno contro i provvedimenti sul trasporto del Mobility Package, che è stato sottoscritto da tutti i capigruppo e votato all’unanimità dall’aula. L’odg contiene una severa condanna delle nuove norme europee in materia di trasporto, in particolare quelle che comprimono i tempi di riposo, mettendo a rischio l’incolumità degli autotrasportatori e dei conducenti di autobus. È vero che il Mobility Package è stato sostanzialmente bocciato dalla commissione europea sui trasporti, che ha salvato solo la parte relativa al cabotaggio, ma era comunque importante che la Regione Liguria prendesse posizione in modo chiaro, chiedendo al presidente Toti di intervenire presso il ministro dei Trasporti, perché promuova un incontro con i sindacati e affronti questa delicata questione».

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«Considero l’uscita di Toti e Bucci che ieri hanno censurato lo sciopero – prosegue Lunardon – inopportuna e ingenerosa, anche a fronte del grande senso di responsabilità dimostrato in questa vicenda dal sindacato. Il tema in discussione, peraltro, non erano le risorse del Decreto Genova – per le quali, comunque, mancano ancora i decreti attuativi – ma i diritti dei lavoratori colpiti dalla norme del Mobility Package. Ci auguriamo che con l’ordine del giorno di oggi si sia fatta chiarezza in Consiglio regionale. Siamo soddisfatti di aver dato un sostegno sacrosanto alla battaglia dei lavoratori dei trasporti».

Assessore ai Trasporti Gianni Berrino: “Quella del Pd è una forzatura per un attacco privo di fondamento”. “L’Ordine del giorno votato oggi all’unanimità in Consiglio regionale, pienamente concordato e condiviso dall’intera maggioranza, non riguarda in alcun modo il trasporto merci, ma solo quello pubblico, e dà adeguata voce alle giuste preoccupazioni condivise da tutto il Consiglio sul tema” dichiara l’assessore ai Trasporti Gianni Berrino rispondendo al Pd sulla questione del Mobility package.

“Quella messa in atto dal Pd è l’ennesima forzatura per un attacco privo di fondamento. Infatti, come si evince dal testo dell’Odg, il testo si riferisce solo alle tematiche del trasporto persone. Voler dimostrare che la maggioranza sia contro il Presidente Toti sfruttando un Odg di tutt’altro tenore e significato – aggiunge Berrino – significa privare lo stesso Ordine del giorno della sua vera importanza, che è quella di preservare e difendere il Tpl extraurbano”

“Da parte nostra – conclude Berrino – condividiamo le preoccupazioni sul trasporto pubblico e le possibili ricadute in caso di approvazione di Mobility package. La nostra richiesta, vista la situazione in cui versa la città dopo il crollo di Ponte Morandi, era quella di rinunciare allo sciopero in programma il 21 gennaio prossimo, per senso di responsabilità in un momento ancora molto difficile per Genova”.