Angiografo al San Paolo di Savona: c’è una data

Nella foto: il consigliere regionale Gianni Pastorino (gruppo Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria)

Savona / Genova. C’è una data per il ripristino dell’angiografo del blocco operatorio all’ospedale San Paolo di Savona: lo strumento radiologico per lo screening dei vasi sanguigni entrerà in funzione entro i primi 3 mesi del 2020, una volta espletata la gara di acquisto e la formazione del personale sulla scorta delle proiezioni di utilizzo formulate da ASL2. È quanto ha confermato oggi l’assessore Viale rispondendo all’interrogazione del capogruppo di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria Gianni Pastorino, presentata stamane in consiglio regionale.


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«Riteniamo che la nostra interrogazione abbia dato una spinta decisiva: messo un punto su una questione su cui la popolazione ripone molte aspettative. Seguiremo passo a passo l’evoluzione della vicenda, assicurandoci che si concluda entro questa legislatura, altrimenti sarebbe un danno con chiare responsabilità politiche. Considerato che il codice degli appalti impone un dilatamento dei tempi, è ancor più necessario che assessorato e A.li.sa. procedano rapidamente e nel modo più corretto, senza forzature ma evitando ulteriori perdite di tempo – dichiara Pastorino -. Il San Paolo serve 165.000 abitanti e oggi si trova a subire una disparità di trattamento, in termini di servizi erogati, sia rispetto al resto della provincia savonese sia rispetto al San Martino di Genova. C’è stata una petizione che ha raccolto 14.000 firme, c’è il consenso dei comuni dell’entroterra, lo stesso consiglio comunale di Savona ha approvato con voto unanime un sollecito alla regione: è evidente che l’angiografo al San Paolo sia per tutti una priorità».

Secondo quanto riferito dall’assessore Viale, la regione prevede l’acquisto di 2 angiografi total body, da destinare a Savona e a Pietra Ligure. A questi si aggiungono i 2 angiografi cardiologici già deliberati a fine anno, finanziati con 500.000 euro dall’avanzo di amministrazione.