Quelli del Sì: anche gli artigiani liguri a Milano per lo sviluppo del Paese

Giancarlo Grasso
Nella foto: Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria

Genova / Milano. Micro e piccole imprese liguri in prima linea nella manifestazione organizzata dalla Confartigianato nazionale, in programma nella mattinata di giovedì 13 dicembre a Milano. Da tutto il Paese i piccoli imprenditori, che rappresentano il 98% del mondo produttivo italiano, raggiungeranno il capoluogo lombardo e ribadiranno di essere “Quelli del sì”: questo il nome dell’iniziativa, un nome chiaro e positivo, come il messaggio, forte, che gli stessi artigiani liguri e i loro portavoce vogliono dare al governo e alle istituzioni: «Lo sviluppo delle imprese va a braccetto con lo sviluppo del Paese – commenta Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria, che sostiene e partecipa all’iniziativa – Per questo la nostra non è una manifestazione “contro”, ma per affermare con forza questi principi».

Nel corso dell’iniziativa saranno presentate anche le proposte delle imprese italiane e liguri per la crescita, a partire dal tema delle infrastrutture, indispensabili per lo sviluppo del Paese, come ricorda Grasso: «Per stare nel gruppo di testa dell’Europa, le nostre imprese hanno bisogno di una burocrazia efficiente e attenta alle nostre esigenze, di un credito più accessibile, ma anche, appunto, di collegamenti e opere infrastrutturali strategiche, fondamentali per far viaggiare più velocemente persone e merci. Chiediamo un mercato del lavoro che avvicini domanda e offerta e che valorizzi il merito, una giustizia civile rapida ed efficiente».

La manifestazione, che si svolgerà giovedì 13 dicembre all’auditorium del MiCo (Milano Convention Centre – gate 2) dalle 11 alle 13, sarà l’occasione per sollecitare e chiedere impegni su quanto già chiesto ai tavoli ministeriali.

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«Ribadiremo – conclude Grasso – che gli imprenditori sono persone concrete e attendono di vedere i fatti. Vogliamo toccare con mano la riduzione delle tariffe Inail pagate dagli artigiani per abbattere il costo del lavoro, la revisione del Codice degli appalti con l’affidamento delle opere alle imprese “a chilometro zero” e l’innalzamento delle soglie per gli affidamenti in forma diretta. Inoltre, la concreta attuazione della misura per innalzare la deducibilità dell’Imu sugli immobili strumentali delle imprese, l’abolizione del Sistri sostituito da un sistema di tracciabilità dei rifiuti realmente efficace. Ma anche la proroga del super ammortamento che ha permesso a molte imprese di rinnovare e incrementare i beni strumentali guadagnando in competitività, e il rifinanziamento del credito d’imposta per la formazione in competenze digitali previsto dal Piano Impresa 4.0».