Contrasto alla violenza di genere anche sui luoghi di lavoro

Il contrasto alla violenza di genere è una piaga da debellare anche sui luoghi di lavoro dove, stima una recente indagine Istat, circa 1milione e 173mila donne ne sono state vittima per essere assunte, per mantenere il posto di lavoro o per ottenere progressioni nella carriera. Un obiettivo perseguibile attraverso la contrattazione a tutti i livelli nei settori del terziario privato del commercio, turismo e servizi, comparti dove si concentra oltre il 70% dell’occupazione in Italia, a carattere prevalentemente femminile.


Trova il regalo perfetto in Amazon
Regali! Tante idee e tante promozioni

Negli ultimi anni la Fisascat Cisl ha sottoscritto convintamente rinnovi contrattuali che prevedono espressamente norme finalizzate al contrasto alla violenza sulle donne ampliando le tutele previste dalla Legge con l’inserimento di specifici codici di condotta o intese nell’ambito degli istituti di welfare.

Il contratto nazionale del terziario, distribuzione e servizi, applicato alla più vasta platea di lavoratori del settore privato in Italia con oltre 3milioni e mezzo di addetti, già nel rinnovo contrattuale del 2004 ha introdotto un “Codice di condotta relativo ai provvedimenti da adottare nella lotta contro le molestie sessuali”; anche il contratto nazionale della distribuzione cooperativa contempla dal 2011 un articolato sulle misure da adottare in tema di prevenzione e repressione delle molestie sessuali nell’ambiente di lavoro. Un impegno condiviso anche nei recenti rinnovi contrattuali dei pubblici esercizi, della ristorazione collettiva e del turismo, con l’introduzione di un codice di tutela in linea con la normativa europea, che impone alle imprese precise norme di comportamento a difesa delle vittime di molestie e di atti di violenza nei luoghi di lavoro anche prevedendo azioni di contrasto, segnalazione o denuncia con l’introduzione del divieto di licenziamento previsto dalla finanziaria 2018.

Tra gli accordi più significativi si annovera l’intesa internazionale, recepita in Italia, raggiunta tra la direzione aziendale di Sodexo, il gruppo francese leader mondiale dal facility management, con il sindacato europeo Uita contro le molestie sessuali nei luoghi di lavoro, che impegna le parti al rispetto dei diritti fondamentali sui luoghi di lavoro e sulle attività di contrasto alla violenza di genere,~a diffondere informazioni a tutti i dipendenti, a eseguire attività di formazione sul tema, a eseguire monitoraggi e definizioni di eventuali azioni.
Un impegno messo nero su bianco anche nel contratto integrativo di Starhotel; la catena alberghiera ha sottoscritto un articolato che impegna l’impresa a contrastare fenomeni di molestie e violenza nei luoghi di lavoro anche ad opera dei clienti e a tutelare le vittime. Un tema sentito anche in casa del colosso mondiale dell’hotellerie Marriot sia a livello internazionale che in Italia, dove impresa e sindacati hanno preso l’impegno entro il 2019 a definire un protocollo di intesa.

In molti integrativi aziendali è inoltre prevista l’estensione dei periodi di congedo per le vittime di violenza prevendendo anche la copertura economica. Nel recente rinnovo del contratto integrativo H&M è prevista la conservazione del posto di lavoro nei 6 mesi di aspettativa non retribuita riconosciuta in aggiunta alle previsioni di Legge. Anche negli integrativi Dm Drogherie Markt e Synlab le parti si impegnano a contrastare le molestie e le violenze nei luoghi di lavoro; alle lavoratrici inserite nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere è riconosciuto il diritto di astenersi per un periodo di congedo retribuito fino ad un massimo di 3 mesi oltre ai 3 mesi previsti dalla normativa vigente. Anche il contratto Alpitour riconosce sei mesi di aspettativa non retribuita alle vittime di violenza di genere inserite nei programmi certificati dai servizi sociali del Comune, dai centri antiviolenza o dalle Case Rifugio  oltre quelli previsti per legge; le parti si sono impegnate ad adottare misure adeguate, anche di natura sanzionatoria, nei confronti di chi pone in essere molestie e violenze; le vittime riceveranno sostegno e, se necessario, verranno assistite nel processo di reinserimento.

L’integrativo Ales estende il periodo di congedo retribuito fino a 6 mesi per le vittime di violenza; in Comifar il congedo arriva a 1 anno, in Arval a 4 mesi. Il contratto di Ikea contempla l’aspettativa per stalking e maltrattamenti familiari fino a 6 mesi. I lavoratori e le lavoratrici di Gucci possono usufruire di misure a sostegno delle vittime di violenza di genere con la previsione di congedi ad hoc per l’accesso ai percorsi di protezione; in aggiunta al periodo massimo di astensione di tre mesi tutte le dipendenti inserite in percorsi di protezione relativi alla violenza di genere possono usufruire di ulteriori 60 giorni di aspettativa non retribuita. Anche l’integrativo Ied prevede un sistema di tutele di genere attraverso campagne contro la violenza fisica e psicologica e aggiunge un mese di congedo retribuito ai tre mesi previsti dalla normativa vigente.

«Contrastare la piaga della violenza di genere e sulle donne è una battaglia di civiltà e la Fisascat Cisl è in prima linea per debellare il fenomeno in crescita anche nei luoghi di lavoro» ha dichiarato la coordinatrice donne e politiche di genere della Fisascat Cisl nazionale Elena Maria Vanelli.

«La contrattazione nel commercio, turismo e servizi, sempre più attenta al tema – ha aggiunto il segretario generale della categoria Guarini – deve intervenire in misura crescente prevedendo specifiche norme di supporto concreto alla lavoratrice che ha subìto violenza, anche attribuendo un ruolo specifico alla bilateralità di settore nelle attività di prevenzione, formazione e monitoraggio attraverso sportelli dedicati». «I luoghi di lavoro – ha concluso il sindacalista – devono divenire una opportunità di riscatto sociale per chi ha subìto molestie e ricatti ma anche economico, superando il gap salariale uomo donna che attanaglia prevalentemente i comparti privati».

In occasione della giornata internazionale del 25 novembre contro la violenza sulle donne la Fisascat Cisl aderisce alla campagna del sindacato internazionale Uni Global Union contro le molestie sessuali nei luoghi di lavoro #NESSUNASCUSA  #STOPGBVATWORK  #ALLWORKERSMATTER  http://en.breakingthecircle.org.