Responsabilità Ata, M5S: “dopo 8 mesi ancora nulla”

Palazzo del Comune di Savona

Savona. “Sono ormai mesi che il vero sindaco della città Montaldo, il sindaco fantoccio Caprioglio, il consiglio di amministrazione di Ata ed il centrodestra che malgoverna la città hanno annunciato l’affidamento, allo studio Strada di Genova, della due diligence su ATA, un’approfondita analisi al fine di individuare le responsabilità amministrative che hanno portato l’azienda dei savonesi sull’orlo del fallimento”, accusa MoVimento 5 Stelle Savona.

Nella seduta del consiglio comunale in cui si sono votati gli indirizzi al consiglio di amministrazione in vista del concordato preventivo, “la maggioranza ha scopiazzato a modo suo quanto il M5S propone da anni: accelerare i tempi, per valutare successivamente se perseguire i vecchi amministratori di Ata in sede civile o erariale, fissando con fiero cipiglio una data ultima entro cui lo studio avrebbe dovuto finire il proprio lavoro, il 15 novembre, minacciandolo anche di ripercussioni in caso contrario. Un modo per mostrare mediaticamente i muscoli, dal valore legale discutibile e soprattutto senza alcuna sostanza”.

“Il 15 novembre è giunto, il 2018 volge al termine e le responsabilità amministrative ed erariali dell’anno 2013 stanno cadendo in prescrizione ma della relazione non v’è traccia e forse qualcuno la tiene da settimane ben nascosta in un cassetto. Nel mentre la città è sempre più nel degrado e i lavoratori, sballottati e spesso usati come capro espiatorio, attendono sempre più incerti il loro destino. Quella relazione fornirebbe sicuramente chiarezza sulle responsabilità pregresse e allo stesso tempo offrirebbe spunti per individuare i veri fattori di squilibrio della società al fine di integrare la documentazione in mano al giudice e salvare la società dal fallimento, per evitare pesanti impatti sulle aziende creditrici, sui lavoratori e sui cittadini”.

Advertisements

“Evidentemente – concludono i consiglieri del M5S – la volontà di questa amministrazione è di coprire politici e amministratori di Ata del passato e affossare definitivamente l’azienda, magari per consegnare il servizio a società vicine a noti personaggi del centrodestra.”