“Histoire du soldat” di Igor Stravinsky al Teatro Chiabrera di Savona

Savona. Giovedì 15 Novembre alle ore 20.00, al Teatro Chiabrera di Savona, con una conferenza di introduzione all’ascolto curata dal Prof. Enzo Restagno, si aprirà la serata dedicata all’opera da camera Histoire du soldat, di Igor Stravinsky su testo di Charles Ferdinand Ramuz.


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Alle ore 21, dopo un breve intervallo, lo stesso lavoro andrà in scena nella versione originale integrale presentata a Losanna il 28 settembre 1918. Gli attori formati presso i Cattivi Maestri saranno guidati dall’attore e regista savonese Jacopo Marchisio, mentre i solisti del Conservatorio Puccini di La Spezia suoneranno sotto la direzione del Maestro Danilo Marchello.

Lo spettacolo, prodotto dal Teatro dell’Opera Giocosa con la collaborazione dell’Associazione Musicale Rossini e dei Cattivi Maestri, sarà rappresentato anche a La Spezia e, per le scuole, ad Albenga e a Savona, ed è inserito nel calendario delle manifestazioni programmate in occasione del centenario della fine della Grande Guerra.

Capolavoro innovativo e inclassificabile (un po’ opera, un po’ musica di scena, un po’ balletto) del teatro musicale novecentesco, l’Histoire du soldat raggiunge il secolo di vita nel 2018. La vicenda, già presente nei racconti russi raccolti da Afanasjev, del soldato che vende il suo violino al diavolo in cambio della ricchezza ma finisce per perdersi nelle peggiori sventure, come afferma Giorgio Pestelli «testimonia una ferma consapevolezza delle leggi entro cui l’uomo può consumare il suo destino».

Nata durante l’esilio svizzero del compositore russo, sul tragico sfondo della Grande Guerra, l’opera, con il suo grottesco afflato e il segno acre del dettato musicale, è certo una delle più esemplari creazioni del Novecento sonoro. Esemplare anche per l’economia inventiva: tre sole idee musicali dominanti, pochi personaggi, scene stilizzate. Stravinski e il suo librettista Ramuz sembrano non partecipare al dramma che osservano sconsolati, ma il tono sinistro della parodia svela una sorta di segreta, candida solidarietà per il travaglio umano descritto in questa eccentrica caricatura.

L’allestimento che si progetta di realizzare si caratterizzerà per la particolare attenzione con cui si intendono rispettare le volontà degli autori, che avevano pensato a una messinscena snella, tale da poter essere montata e smontata facilmente: lo spettacolo, nonostante l’estrema raffinatezza della scrittura musicale, avrebbe dovuto attirare, infatti, l’attenzione anche del pubblico meno colto, circolando dunque nei teatri ma anche nelle piazze dei villaggi, con la partitura strumentale a svolgere una funzione di supporto ai momenti salienti del racconto teatrale.