Minori e affido: operatori socio-sanitari da tutta la Liguria per il corso di formazione

Genova. SI è tenuta oggi nella sala della Piramide dell’Agenzia delle Entrate di Genova la prima di 6 giornate di formazione sul tema dell’affidamento familiare. Al corso, frutto della collaborazione tra ANCI e Regione Liguria, hanno preso parte oltre 200 tra assistenti sociali, psicologi e operatori sanitari delle 5 Asl liguri.


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«Voglio ringraziarvi per il vostro impegno quotidiano, poco visibile se non a chi ha bisogno di voi, o ai Comuni che a voi si affidano per affrontare casi che ne riguardano la tenuta sociale – commenta la vicepresidente Regione Liguria e assessore alla Sanità e Politiche sociali Sonia Viale – Finalmente l’interesse del minore, principio sancito dalla Convenzione ONU sui diritti del fanciullo, non viene più considerato avulso dal contesto in cui vive, dalle sue relazioni umane e sociali. Il minore è tanto più assistito e messo al centro se non si recidono i suoi legami, e l’affidamento familiare è proprio la modalità principe per consentire al minore di traghettare, in molti casi assieme alla sua famiglia, uno dei momenti drammatici di vita familiare e criticità che voi sapete sicuramente accompagnare», conclude la Viale.

«Considerati i grandi numeri e il tutto esaurito già al primo incontro possiamo affermare che la collaborazione con Regione Liguria sulla formazione sociale continua a dare ottimi frutti – commenta il vicedirettore ANCI Liguria Luca Petralia – L’affido è solo uno dei tanti progetti messi in campo, e penso a quello sulla tratta degli esseri umani o sulla violenza di genere, che suscitano grande interesse e partecipazione da parte dei territori. In particolare, l’affidamento familiare segue la ricerca originale condotta da ANCI l’anno scorso, relativa al sistema di tutela dei minori in Liguria».

L’affido è lo strumento con cui si garantisce ai bambini con genitori in difficoltà l’inserimento temporaneo presso un altro nucleo familiare (Legge n.184/83 e Legge n.149/01). La famiglia affidataria non si sostituisce alla famiglia di origine, come avviene invece per l’adozione, ma la affianca per il tempo necessario a rimuovere i problemi esistenti. Si conta che in Liguria siano circa 600 i minori accolti in famiglie affidatarie, 900 quelli ospitati nei servizi residenziali: numeri che mettono la regione al primo posto in Italia proprio per l’affidamento familiare.

I corsi, tenuti secondo la modalità innovativa del “teatro contesto” da Antonella Delli Gatti e Irene Zagrebelsky, hanno lo scopo di creare una stretta relazione tra le persone-soggetto di studio e il contesto in cui operano, per stimolare una lettura critica e insieme partecipata del mondo circostante e costruire un tessuto sociale e civile vivo, critico e solidale.

Prossimo appuntamento a fine novembre.