Savona celebra “L’amore” con Maurizio Maggiani

Savona. In collaborazione con l’ARCI e la Comunità di San Benedetto al Porto fondata da don Andrea Gallo martedì 16 ottobre alle  ore 18,15 presso  Libreria Ubik di Savona ci sarà un incontro con lo scrittore Maurizio Maggiani che presenterà il suo nuovo romanzo, “L’amore” (Feltrinelli editore); Renata Barberis introdurrà l’autore.

Alla sera, dalle ore 20, è inoltre prevista una cena di solidarietà e incontro con l’autore alla SMS di Cantagalletto in favore della Comunità di san Benedetto al Porto, la cui Fabbrica del riciclo è stata gravemente danneggiata dalla caduta del ponte Morandi (per prenotazioni: 349 3261169 Adulti € 14 euro. Bambini dai 6 ai 12 anni € 10. Gratis per bambini sotto i 6 anni).

«È notte, ci sono due sposi.» Inizia così, dalla notte, il racconto della giornata di uno sposo, che in ventiquattr’ore ripercorre i suoi amori, tenendo però sempre fermo (come punto di partenza e di arrivo) l’ultimo, quello incontrato in età matura. È alla sua sposa che la sera racconta i suoi amori passati, la «delicata materia di ciò che è già stato». E allora ecco comparire la Mara, che lui portava sulla bici sopra il monte Muzzerone, perché si sedessero su quel dente di falesia a picco sul mare ad ascoltare la radio… e riemergono dal passato, con struggimento, con dolore, con dolcezza, la Mara Marosa figlia del pesciaiolo, la Padoan con la sua coda di cavallo, la Gabri e la Chiaretta, e poi Ida la bislunga. È per la sua sposa, scoprirà il lettore, che lo sposo si è spinto a ripercorrere il suo lungo «allenamento a dire ti amo ti amo ti amo». «Quanto più scende nel dettaglio, tanto più Maurizio Maggiani (vincitore di innumerevoli premi quali lo Strega, il Campiello e lo Stresa, collaboratore de Il Secolo XIX e de La Stampa) riesce nel miracolo di raccontare l’amore universale, nei gesti, nelle parole, nelle abitudini, nei turbamenti, scrivendo un romanzo intimo, a volte persino domestico, dove sullo sfondo nondimeno passano, attraverso la musica, il lavoro, gli oggetti, i valori, i nostri ultimi settant’anni.»

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