Ad Albenga le note dei pianisti Eduard Kunz e Diana Nocchiero

Albenga. Giovedì 18 Ottobre 2018 alle ore 21 all’Auditorium San Carlo di Albenga, dopo il grande successo dello scorso anno, ritorna ad Albenga il pianista russo Eduard Kunz, indicato dal “BBC Music Magazine” come uno dei dieci grandi pianisti del prossimo futuro, vincitore di quattordici primi premi nei più prestigiosi Concorsi Pianistici Internazionali; Moscow Philharmonic Society Artist, Verbier Festival Laureate e Global Yamaha Artist. Il concerto, frutto della collaborazione con l’Amministrazione comunale di Albenga, prevede l’esecuzione di brani di Rachmaninov ed Enescu.


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In apertura la grande Sonata n. 2 in si bemolle minore op. 36 di Sergej Rachmaninov. Opera di grande complessità musicale fu scritta nel 1912 durante un soggiorno a Roma e fu eseguita per la prima volta da Rachmaninov stesso a Mosca, il 13 dicembre 1913. Questa pagina, così grandiosa e tecnicamente impervia, ebbe come celebre interprete Vladimir Horowitz, la cui esecuzione fu sempre ritenuta da tutti esemplare. Lo stesso Rachmaninov ebbe un giorno a dire: «Egli suona la mia seconda sonata meglio del suo compositore».

Nella seconda parte sarà eseguita la Suite n. 2 in re maggiore op.10 di George Enescu. Denominata Des cloches sonores è una composizione che mostra un neoclassicismo di stampo francese, il musicista stesso riconosce in essa l’influenza di Debussy, anche se il folklore rumeno di Enescu non è assente, ma non per questo invadente. Fu scritta tra il 1901 e il 1903 per la presentazione ad un concorso organizzato dal periodico Musica e inserita nella divisione pianoforte del concorso “Premio Pleyel” di Parigi dove vinse il primo premio. Tra i giurati figurava Claude Debussy!

Sarà poi la volta, Mercoledì 7 Novembre, sempre alle ore 21 e sempre all’Auditorium San Carlo, della pianista ragusana Diana Nocchiero che in due concerti (la sera successiva all’Accademia Musicale di Savona) eseguirà una dei massimi capolavori della letteratura pianistica, l’integrale dei Préludes di Claude Debussy, di cui quest’anno si ricorda il centenario della scomparsa.

I brani di Debussy saranno preceduti da una piccola selezione dei “Péchés de vieillesse” di Gioacchino Rossini, di cui quest’anno si ricorda il centocinquantesimo anniversario della scomparsa, una raccolta di 150 pezzi vocali e per pianoforte solo, composti a Parigi dopo il ritiro dalle scene teatrali del grande compositore pesarese.