Un fine settimana con “Terra Inquieta” e il Premio Gallesio

Valerio Massimo Manfredi, Premio Inquieto dell'anno

Savona / Finale Ligure. Un fine settimana ricchissimo di attività per “Terra Inquieta”, la manifestazione organizzata dal Circolo degli Inquieti di Savona. Venerdì 5 ottobre la giornata è dedicata a TerraLibera, una delle declinazioni con cui gli Inquieti hanno trattato il tema dell’anno.


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Ospite è l’associazione Libera, fondata da Don Ciotti nel 1995, impegnata sin dall’origine a opporsi alle mafie e a destinare a uso sociale i beni confiscati ai mafiosi e ai corrotti: da allora moltissime le associazioni che sono entrate a far parte di Libera e altrettanti i risultati ottenuti riconvertendo i terreni e i beni confiscati alle mafie in progetti sociali che non solo hanno visto impegnati un altissimo numero di giovani ma hanno reso luoghi e spazi fruibili per i territori in cui insistono.

Protagonisti della giornata saranno, oltre a LIBERA, gli studenti degli Istituti Superiori finalesi Migliorini e Issel e uno spettacolo teatrale dedicato alla madre di Peppino Impastato.

Venerdì 5 ottobre | il programma

h.10.00> gli studenti dei due Istituti incontreranno Raffaella Conci responsabile della Cooperativa Sociale Terre Joniche – Libera Terra.

La Cooperativa Sociale Terre Joniche – Libera Terra gestisce terreni confiscati nei comuni di Isola di Capo Rizzuto e Cirò e produce Orzo Moka Libera Terra. Fa parte di LIBERA TERRA MEDITERRANEO, un consorzio ONLUS che raggruppa cooperative sociali di Libera Terra, unite ad altri operatori che ne hanno sposato la causa. Finalità di questa iniziativa è quella non solo di rafforzare la cultura del cibo e del prodotto, ma l’educazione della sua provenienza per un rispetto di chi coltiva e raccoglie i frutti senza sfruttare le risorse della terra e di chi la lavora.

h. 16.00> Raffaella Conci incontrerà la cittadinanza. Il Circolo degli Inquieti auspica che i giovani, dopo l’appuntamento del mattino, invitino i propri familiari ad ascoltare nel pomeriggio, chi quotidianamente lotta contro i pregiudizi ed il malaffare.

h.17.00> Massimo Angelini, filosofo della terra, terrà un incontro sul tema “La terra e la forma umana della bellezza”. Il concetto di bellezza verrà analizzato e portato all’umano. L’archetipo non sarà la figura della bellezza incarnata dalle forme dell’arte (per esempio la Venere botticelliana), ma un concetto più semplice e profondo, di luce che illumina le nostre visioni. Ciò serve ad unire l’idea della bellezza associato alla semplicità ed al nostro modo di essere parte della natura e della terra.

h.18.00> gli studenti dell’Istituto Alberghiero Migliorini offriranno al pubblico un buffet allestito con prodotti offerti da Coop Liguria provenienti da aziende agricole sorte su terre liberate dalle mafie.

h.21.00> La giornata si concluderà con lo spettacolo “Il mare a cavallo” di Manlio Marinelli, regia di Luca Bollero. In scena Antonella Delli Gatti interpreta Felicia Bartolotta, madre di Peppino Impastato.

Peppino è stato ucciso dalla mafia che fin da subito cerca di depistare le indagini con l’accusa di terrorismo. Felicia non si dà pace, rifiuta la regola del silenzio che la vuole chiusa nel suo dolore e rompe con la famiglia del marito, sceglie di stare con i “compagni” di Peppino e si costituisce parte civile al processo per vedere riconosciuta l’innocenza del figlio e la colpevolezza dei suoi carnefici. Felicia non abbandona mai le sue speranze di giustizia.

Sabato 6 ottobre l’intera giornata “Api di una terra inquieta”, a cura di Laura Bertolino, dedicata al tema delle api e della biodiversità, è arricchita dall’assegnazione di due premi importanti: il Premio Gallesio e l’Inquieto dell’Anno.

Un tema rilevante quello della biodiversità legata alle api, di cui, a parte gli specialisti, pochi sanno. Ma è alle api e alla loro funzione di impollinatrici che si deve da un lato l’esistenza della biodiversità, ovvero la coesistenza in uno stesso ecosistema di diverse specie animali e vegetali che crea un equilibrio grazie alle loro reciproche relazioni, dall’altra la possibilità di restituire a territori desertici o desertificati, a causa di disboscamento incontrollato, incendi e calamità, la vita.

Qualche anno fa, il documentario Un mondo in pericolo, per la regia di Markus Imhoof, mostrò come nella contea di Hanyuan, in Cina, l’impollinazione degli alberi da frutta sia fatto a mano dagli uomini, essendo stati utilizzati per moltissimo tempo pesticidi che hanno fatto scomparire le api impollinatrici. Nel corso della giornata perciò, oltre a mostre, attività di smielatura, assaggi guidati di mieli, sarà possibile capire di più sulla questione grazie alla conferenza “Il valore dell’ape per la salvaguardia della biodiversità” durante cui verranno riportati i risultati di uno studio durato tre anni “Mediterraean CooBEEration”, un programma triennale che, partito nel febbraio del 2014, ha avuto lo scopo di sostenere l’apicoltura e il suo ruolo strategico per la salvaguardia della biodiversità, di migliorare la sicurezza alimentare e di favorire lo sviluppo socio-economico in numerosi Paesi del Mediterraneo tra cui l’Algeria, il Marocco, la Tunisia, il Libano, i Territori palestinesi e l’Italia dimostrando perciò stesso l’importanza imprescindibile delle api. Mediterranean Coobeeration ha avuto inoltre il merito di sviluppare un’importante ricerca scientifica sul ruolo delle api nel ripristino ambientale in aree degradate, che ha avuto luogo per la parte italiana in aree incendiate nelle colline di Vado Ligure.

Sabato 6 ottobre | il programma

h.10.00> Presentazione della giornata e inaugurazione dello spazio espositivo e didattico allestito nei Chiostri di Santa Caterina, che vedrà ospiti le associazioni di apicoltori regionali ALPA Miele, Apiliguria, e l’Apiario Benedettino di Finalpia. Le associazioni cureranno le attività divulgative e laboratoriali, l’Apiario Benedettino organizzerà un’esposizione di oggetti provenienti dal proprio Museo dell’Apicoltura.

h.10.30> Attività didattiche aperte al pubblico curate da Apiliguria e ALPA Miele che prevedono anche la degustazione e analisi sensoriale di diverse qualità di mieli

h.10.45> Corso di avvicinamento all’apicoltura, con una parte pratica in apiario, a cura di Apiliguria (su prenotazione a info@circoloinquieti.it)

h.14.30> Mini-corso di analisi sensoriale dei mieli a cura di ALPA Miele (prenotazioni: info@circoloinquieti.it)

h.15.30> i Chiostri si trasformeranno in un laboratorio dove si potrà assistere e partecipare alla smielatura di un favo: attività particolarmente indicata e divertente per i bambini che al termine dell’operazione riceveranno un barattolino di miele (a cura di Apiliguria e ALPA Miele); è prevista la possibilità di fare merenda a base di miele presso il Bistrot laboratorio sociale Nonunomeno nei Chiostri.

h.17.00> Conferenza sul tema “Il valore dell’ape per la salvaguardia della biodiversità” presso l’Auditorium. Il dott. Claudio Porrini dell’Università di Bologna, la dott.ssa Monica Vercelli, dell’Università di Torino e rappresentante di FED APIMED, parleranno del ruolo delle api nei processi di impollinazione negli ecosistemi naturali e negli agroecosistemi, e dei fattori ambientali di minaccia per questi insetti, con un approfondimento sull’area mediterranea e sul progetto Mediterranean CooBEEration; Fabrizio Zagni, tecnico apistico di Apiliguria, porterà testimonianza del lavoro di conservazione in apicoltura di un ecotipo locale di ape mellifera condotto nell’imperiese da Apiliguria, introducendo il pubblico all’attualissimo dibattito sulla tutela delle sottospecie delle api da miele.

h.18.30> VI edizione del Premio Gallesio dedicato a Giorgio Gallesio, eminente scienziato Inquieto. Il Premio fa riferimento alla sua “Pomona Italiana”, la prima e più importante raccolta di immagini e descrizioni di frutta e alberi fruttiferi realizzata in Italia. Con questo Premio viene riconosciuta una personalità che si è distinta nell’ambito naturalistico e, specificamente, botanico, ma non solo.

Quest’anno, insigniti col Premio Gallesio, saranno la professoressa Elena Accati e il professor Angelo Garibaldi, docenti, botanici e agronomi.

Dalle h.19.15> in occasione della giornata dedicata alle api sarà possibile godere dell’Aperimiele presso il Bistrot laboratorio sociale Nonunomeno, con cocktail e stuzzichini che vedono il miele fra gli ingredienti.

Inoltre i ristoranti di Finale La Fortezza, Ai Torchi e il Bistrot laboratorio sociale Nonunomeno proporranno menù realizzati con prodotti dell’alveare.

L’iniziativa vede anche la partecipazione dei commercianti di Finalborgo nell’allestimento di vetrine dedicate e nella ristorazione

h. 21.00 la serata vedrà la premiazione all’Inquieto dell’anno, la manifestazione clou del Circolo degli Inquieti.

Si tratta di un’attestazione pubblica al personaggio che, indipendentemente dai suoi campi di interesse o di attività, si sia contraddistinto per il suo essere inquieto. Un riconoscimento alla persona, al suo essere.

Quest’anno il premio di Inquieto dell’anno va a Valerio Massimo Manfredi. Archeologo, storico e scrittore, già docente presso l’Università Cattolica, l’Università di Venezia, la Loyola University of Chicago, l’Ecole Pratique des Hautes Etudes della Sorbona di Parigi e alla Bocconi di Milano, Manfredi ha condotto importanti campagne di scavo archeologiche, pubblicato numerosi articoli e saggi in sede accademica e scritto romanzi di grande successo, tradotti in tutto il mondo.

Molto noto al pubblico per aver condotto con successo i programmi televisivi Stargate – linea di confine e Impero, Manfredi è attualmente presente in libreria con Quinto Comandamento, il suo ultimo libro uscito ai primi di settembre, ambientato in quella terra inquieta che è stato il Congo dopo la liberazione dal colonialismo belga nei primi anni 60. Tema quanto mai attuale e scottante che serve a gettare una luce su sconvolgimenti che sono ancor oggi il frutto di conflitti feroci causa di tante migrazioni che trovano sulle nostre sponde una dolorosa tappa.

La serata, condotta da Francesco Cevasco, giornalista del Corriere della Sera, vedrà Valerio Massimo Manfredi a colloquio con il poeta imperiese Ito Ruscigni.

Domenica 7 ottobre| programma

Terra inquieta si concluderà domenica 7 ottobre alle ore 17.00 con lo spettacolo “Perchè le navi hanno un’anima” con Eleni Molos e Luca Mauceri, storici collaboratori di un grandissimo Inquieto recentemente scomparso.

Lo spettacolo ricorderà Guido Ceronetti attraverso stralci di scritti e spezzoni di spettacoli tratti da quelli realizzati con la compagnia Il Teatro dei sensibili, fondata dallo scrittore torinese, offrendo così l’occasione a Finale, che lo aveva calorosamente accolto nel 2012, quando gli venne consegnato il premio Inquieto dell’Anno, di omaggiare un intellettuale che dell’inquietudine aveva fatto la propria essenza.

Fino al 28 ottobre (martedì –domenica dalle 15 alle 19) presso la Sala delle Capriate, all’Oratorio de’ disciplinanti continuerà a essere visitabile la mostra “Terra inquieta. Arte e metamorfosi” a cura dell’Associazione Lino Berzoini.

Una scelta di opere in mostra che toccano in modo diverso il tema della Terra; da Arturo Martini a Lucio Fontana, a Roberto Bricalli e Francesco Petrollo, fino al savonese Mario Nebiolo.