Regione, Gruppo Pd: “10 interventi per l’emergenza Genova”

In attesa che il decreto sull’emergenza Genova venga finalmente pubblicato “dopo 44 giorni di annunci vani da parte del governo”, il Gruppo del Partito Democratico in Regione Liguria ha presentato sette ordini del giorno per la seduta di venerdì 28 settembre, con un pacchetto di misure urgenti per la città.

“Queste proposte erano state elaborate inizialmente come integrazione al decreto, ma a fronte delle misure che emergono dal decreto del tutto insufficienti per far fronte all’emergenza, crediamo che il tema non sia più migliorare il documento, ma riscriverlo completamente. Per farlo occorre partire dal basso, dal territorio, visto che l’Esecutivo si è dimostrato del tutto inadeguato a questo compito”.

Nel decreto, sempre secondo le prime indiscrezioni, mancano misure generali di sostegno allo sviluppo delle città e del porto, che è il primo d’Italia: “A fronte del rischio, confermato da autorevoli analisti, di perdere nel 2019 il 15% del Pil genovese – circa 4 miliardi di euro – le bozze del decreto governativo appaiono come palliativi modesti. Non si può curare una gamba rotta con un’aspirina. Ecco una sintesi, in 10 punti, di ciò che contengono i 7 ordini del giorno del Gruppo del Pd”.

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—Zes: «vista l’assenza, nel decreto, di misure generali per lo sviluppo di Genova e del suo porto è necessario puntare sull’unica misura concreta di incentivo agli investimenti, la Zona Economica Speciale, che con un credito di imposta fino a 50 milioni di euro rappresenta un potente volano per rivitalizzare l’economia genovese. L’Europa è disponibile. Serve un impulso del Governo.»

—Misure per le piccole imprese nella zona rossa e arancione: «fondo per la sterilizzazione dell’Iva, revisione degli studi di settore, sospensione del versamento dei contributi per la durata dell’emergenza, sospensione delle utenze, fondo per prime esigenze di liquidità, voucher per facilitare acquisti nelle zone più colpite dal black out della viabilità, fondo di garanzia per accedere a finanziamenti agevolati per il pagamento rateizzato di tributi, contributi e premi alla fine del periodo di sospensione.»

—Cassa in deroga per lavoratori di imprese commerciali e artigianali

—Deroghe al Patto di Stabilità per aumentare gli organici dei vigili del fuoco, di Tribunale e Procura, degli Organi ispettivi e di vigilanza sul lavoro, di Arpal, del personale della sanità e dei servizi sociali.

—Scegliere Genova come sede dell’Agenzia per la sicurezza delle infrastrutture stradali, autostradali e ferroviarie e metterla in connessione con il Centro di competenza sulla sicurezza delle infrastrutture strategiche previsto dalla Strategia Industria 4.0.

—Accelerazione su Nodo, Gronda e Terzo Valico. «Per il Terzo Valico, viste le ultime indiscrezioni, chiediamo che il governo sblocchi i soldi già stanziati per il quinto lotto e anticipi lo stanziamento per il sesto (791 milioni di euro).»

—Biglietto integrato treno/Tpl urbano ed extraurbano per tre anni per i pendolari della città metropolitana.

—Potenziamento sistema emergenza sanitaria: «istituire un punto di primo intervento h24 al Gallino, un Dea di Primo Livello a Voltri, prevedere un’automedica aggiuntiva in Valpolcevera, prorogare la convenzione per elisoccorso con i vigili del fuoco e potenziare il Dea di II livello del Santa Corona con l’attivazione di cardiochirurgia.»

—Potenziamento servizi domiciliari e ambulatoriali in Valpolcevera, Valle Scrivia, Medio Ponente e Ponente, laboratorio sanitario avanzato in Vallescrivia con presa in carico dei pazienti cronici attraverso la figura del case manager, utilizzando anche personale infermieristico, realizzare la Casa della Salute della Valpolcevera, un country hospital a Busalla e un Day Hospice al Pastorino di Bolzaneto attraverso la Gigi Ghirotti.

—Osservatorio sull’emergenza Genova in collaborazione con Università, Autorità di Sistema, Camera di Commercio e centri studi delle organizzazioni datoriali e sindacali, «con l’obiettivo di monitorare con continuità gli effetti diffusi dell’emergenza sul tessuto socio economico Ligure, al fine di predisporre misure integrative o correttive per la gestione dell’emergenza.»