“Terra Inquieta”: la manifestazione del Circolo degli Inquieti ritorna a Finale Ligure – Il programma 2018

Valerio Massimo Manfredi, Premio Inquieto dell'anno

È stato presentato questa mattina nella Sala Consiliare del Comune di Finale Ligure il programma di “Terra Inquieta” la manifestazione organizzata dal Circolo degli Inquieti per il 2018. Si tratta di un gradito ritorno delle manifestazioni inquiete a Finale. Tema portante degli appuntamenti che si terranno il 21, 22 e 23 settembre e il 5, 6 e 7 ottobre nel complesso dei Chiostri di Santa Caterina a Finalborgo è appunto l’inquietudine della Terra, nelle possibili e diverse declinazioni. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito.


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Presenti alla conferenza stampa il Sindaco di Finale, Ugo Frascherelli, l’Assessore alla Cultura e Turismo Claudio Casanova, il presidente del Circolo degli Inquieti, Paolo De Santis; insieme a loro la curatrice della mostra “Arte e metamorfosi”, Carla Bracco, la presidente dell’associazione S.P.I.A. Nella Mazzoni responsabile di due degli incontri del programma rispettivamente con il direttore del Museo Egizio Christian Greco, per la prima volta in Liguria, e con la geologa e alpinista Silvia Metzeltin, e Laura Bertolino curatrice del progetto Api di una terra inquieta che hanno illustrato le attività delle diverse giornate.

Il sindaco Frascherelli ha sottolineato come l’amministrazione finalese abbia deciso di “appoggiare con entusiasmo” la manifestazione segnandone così anche il ritorno nella cittadina rivierasca dopo alcuni anni di assenza. Frascherelli ha poi rimarcato come Finale sia sì una città di mare, ma fortemente legata alla montagna e che quest’anno ricorra il cinquantennale della nascita degli sport legati all’arrampicata a Finale: da qui la sua partecipazione alla parte di programma “Terra da scalare” che lo vedrà intervistare l’alpinista finalese Alessandro Grillo con cui, insieme ad altri, hanno di fatto cambiato il modo di arrampicare oltre 50 anni orsono. La presenza poi, all’interno delle attività previste, di una giornata dedicata alle api e al loro valore rispetto alla biodiversità, che vede impegnata, tra gli altri, l’Abbazia Benedettina di Finalpia e il Museo dell’Apicultura, non può che essere un veicolo per la promozione di un’attività e una forma di cultura che trova in Liguria una tradizione e un’attenzione antica.

L’Assessore alla Cultura e Turismo Casanova ha poi illustrato come il Comune si sia impegnato per ciò che riguarda l’aspetto logistico e organizzativo, mettendo a disposizione oltre che risorse anche strutture e spazi, partendo dall’assunto che il ritorno di una manifestazione come quella del Circolo degli Inquieti non possa che avere una ricaduta positiva su Finale grazie all’altro profilo delle attività proposte.

Il presidente del Circolo degli Inquieti Paolo De Santis ha preso la parola “ringraziando calorosamente l’Amministrazione per l’accoglienza ricevuta” e sottolineando come il ritorno delle attività del Circolo a Finale Ligure sia davvero il segnale di una condivisione di inquietudine positiva.

IL PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE

Il tema portante della manifestazione, Terra Inquieta verrà declinato attraverso appuntamenti che toccano l’arte con la mostra “Arte e metamorfosi” (Sala delle Capriate fino al 28 ottobre) dove saranno esposte 44 opere appartenenti ad artisti operanti tra la fine ‘800 e i giorni nostri che hanno utilizzato i frutti della terra per le loro espressioni artistiche: argilla, bronzo, ferro, marmo, vetro. In esposizione opere, fra gli altri, di Martini, Cuneo, Fontana, Berzoini, Capogrossi, Fabbri, Nebiolo. Scopriremo poi la capacità tutta umana di rendere fertili zone di deserto come sta facendo Israele, attraverso un incontro con Bruno Gazzo, presidente dell’Associazione Amici d’Israele sul tema ‘Terra inquieta. Israele, il deserto fiorito’ (21 settembre). L’ultimo appuntamento del giorno sarà quello con la musica jazz e il concerto del DeRue Quartet: una musica, quella jazz che dichiaratamente sposa nella sua stessa forma l’inquietudine.

Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, premio “Inquietus Celebration”

Il 22 settembre avremo l’occasione di incontrare Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, a cui andrà il premio “Inquietus Celebration” e che converserà con noi sul tema “Sacro, mistero e aldilà nella terra del Nilo”: un’occasione unica per confrontarci con uno dei massimi studiosi di egittologia. Christian Greco guidato da un’idea di cultura internazionale e innovativa, aperta a sperimentazioni e per tutti, ha rivoluzionato il modo di fruire dei musei e della storia e delle storie raccontate dagli oggetti in essa contenuti.

Il 23 settembre di “Terra fragile” tratterà la geologa Silvia Metzeltin nell’incontro “L’antropocene esiste” ovvero del periodo di Storia della Terra nel quale gli umani hanno influenzato in modo significativo gli ecosistemi, e Alessandro Grillo, inquieto arrampicatore, che Ugo Frascherelli intervisterà sul tema “Terra da scalare”.

Un altro appuntamento importante è quello legato alla “Terra Libera” il 5 ottobre, giornata dedicata alla terra liberata dalle mafie grazie a Libera l’associazione di Don Ciotti –anche lui Inquieto dell’anno 2008- che sarà presente a Finale attraverso Raffaella Conci responsabile della Cooperativa Sociale “Terre Joniche – Libera Terra” che incontrerà gli studenti degli Istituti Superiori Migliorini e Issel di Finale. L’incontro sarà al mattino con i giovani e verrà replicato alle 15 per la popolazione. Gli studenti dell’Alberghiero Migliorini poi, offriranno, con l’aiuto di COOP Liguria che fornirà le materie prime provenienti da terre liberate dalle mafie, un buffet ‘etico’.

Incontreremo poi il filosofo Massimo Angelini che ci parlerà di “La terra e la forma umana della bellezza” dove il concetto di bellezza verrà analizzato e portato all’umano. La giornata di “Terra Libera” si chiuderà con lo spettacolo teatrale “Il mare a cavallo” con Antonella Delli Gatti nei panni di Felicia Bartolotta, madre di Peppino Impastato.

Il 6 ottobre la giornata sarà invece dedicata alla VI edizione del Premio Gallesio e al progetto “Api di una terra inquieta” che vedrà attività dedicate alle api, in particolare  rispetto al loro valore per la salvaguardia della biodiversità. Il pubblico potrà conoscere esponenti della ricerca scientifica e dell’apicoltura e il loro lavoro sul territorio e nell’ambito di progetti dal respiro internazionale, nello specifico rivolti all’area mediterranea.

Molti gli appuntamenti sin dal mattino: mostra a cura del Museo dell’Apicultura dell’Abbazia Benedettina di Finalpia, laboratori e attività didattiche aperte a tutti come degustazione e analisi sensoriale di diverse qualità di mieli a cura di Apiliguria e ALPA Miele, corso di avvicinamento all’apicoltura con una parte pratica in apiario, di smielatura di un favo.

Al pomeriggio il dott.Claudio Porrini dell’Università di Bologna, la dott.ssa Monica Vercelli, rappresentante di FED APIMED e docente presso l’Università di Torino e Fabrizio Zagni, tecnico apistico di Apiliguria, terranno una conferenza sul tema “Il valore dell’ape per la salvaguardia della biodiversità”.

La giornata si chiuderà alle 21.00 con l’assegnazione del premio dedicato a Giorgio Gallesio, quest’anno assegnato alla la professoressa Elena Accati e al professor Angelo Garibaldi, docenti, botanici e agronomi.

Infine il 7 ottobre, alle ore 21.00 avremo la premiazione all’“Inquieto dell’anno”, la manifestazione clou del Circolo degli Inquieti; quest’anno il premio va a Valerio Massimo Manfredi, archeologo, storico e scrittore. Molto noto al pubblico per aver condotto con successo i programmi televisivi Stargate – linea di confine e Impero, Manfredi è attualmente presente in libreria con Quinto Comandamento, il suo ultimo libro uscito ai primi di settembre, ambientato in quella terra inquieta che è stato il Congo dopo la liberazione dal colonialismo belga nei primi anni 60. Tema quanto mai attuale e scottante che serve a gettare una luce su sconvolgimenti che sono ancor oggi il frutto di conflitti feroci causa di tante migrazioni che trovano sulle nostre sponde una dolorosa tappa.

La serata, condotta da Francesco Cevasco, giornalista del Corriere della Sera, vedrà Valerio Massimo Manfredi a colloquio con il poeta imperiese Ito Ruscigni.

Infine gli attori Eleni Molos e Luca Mauceri chiuderanno Terra Inquieta con lo spettacolo “Perché le navi hanno un’anima” tratto dai testi letterari dell’Inquieto dell’Anno 2018.