Scuole belle, domani al Miur la manifestazione nazionale dei 16mila addetti ai servizi di pulizia e ausiliariato

Pulizia

Circa 600 lavoratori addetti ai servizi di pulizia e ausiliariato nelle scuole italiane prenderanno parte domani mattina alla manifestazione nazionale organizzata a Roma dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti davanti la sede del ministero dell’Istruzione in Largo Bernardino da Feltre. La mobilitazione, preceduta nelle scorse settimane dalla proclamazione dello stato di agitazione, è finalizzata all’attivazione del tavolo di confronto con il Miur e il ministero del Lavoro volto a definire la continuità occupazionale e del reddito e una soluzione di prospettiva per i 16mila ex Lsu e dei cosiddetti Appalti Storici coinvolti, così come previsto dalle intese governative.


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I sindacati, che hanno sollecitato a più riprese l’avvio del negoziato, in particolare denunciano   “le gravi condizioni in cui si trovano le lavoratrici e i lavoratori” dei Lotti 5 (Frosinone e Latina) e 6 (Napoli e Salerno) della convenzione Consip “dove da più di un anno le maestranze non vengono retribuite” e “la continua incertezza di ricevere lo stipendio mensile quand’anche non viene posticipato o rateizzato” e sottolineano le difficoltà che quotidianamente riscontrano “le lavoratrici e i lavoratori che per avere riconosciuta la continuità occupazionale e la garanzia del reddito devono fare centinaia di chilometri al giorno per svolgere le attività di decoro del progetto Scuole Belle”.

Per il segretario nazionale della Fisascat Cisl Fabrizio Ferrari «è urgente definire soluzioni adeguate e i passaggi del processo di internalizzazione dei servizi di pulizia nelle scuole annunciato nei mesi scorsi da esponenti del Governo Conte che dovrà prevedere in modo inequivocabile la continuità occupazionale e di reddito di tutti i 16mila lavoratori impiegati nei servizi in appalto di pulizia, ausiliariato e di ripristino del decoro delle scuole che da oltre 20 anni versano in uno stato di precarietà». «Il Governo Conte che tanto ha rilanciato sulla dignità del lavoro – ha aggiunto il segretario generale della categoria cislina Davide Guarini – dia seguito agli annunci fatti sull’internalizzazione del servizio e assicuri il via libera alla stabilizzazione dell’occupazione e del reddito di migliaia di addetti che da anni vivono in uno stato di incertezza assoluta sul proprio futuro lavorativo».