Scuole belle, al Miur la manifestazione nazionale dei 16mila addetti ai servizi di pulizia e ausiliariato

Pulizia

Approda al ministero dell’Istruzione la protesta dei 16mila ex Lsu e dei cosiddetti Appalti Storici da oltre 20 anni addetti ai servizi di pulizia, ausiliariato e di ripristino del decoro delle scuole italiane e dei centri di alta formazione. A ridosso della ripresa delle attività scolastiche i sindacati del settore Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti, che nelle scorse settimane avevano proclamato lo stato di agitazione della categoria, hanno organizzato a Roma davanti la sede del dicastero per il prossimo 11 settembre una manifestazione nazionale con il presidio delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto che “da giugno scorso e nonostante un ulteriore sollecito trasmesso ad agosto – si legge nel comunicato sindacale unitario diramato tra i lavoratori – sono in attesa di una convocazione del Tavolo Politico composto dalla compagine governativa e dai Ministeri dell’Istruzione e del Lavoro per avere risposte certe sul loro futuro”.
Le tre sigle in particolare denunciano  “le gravi condizioni in cui si trovano le lavoratrici e i lavoratori” dei Lotti 5 (Frosinone e Latina) e 6 (Napoli e Salerno) della convenzione Consip “dove da più di un anno le maestranze non vengono retribuite” e “la continua incertezza di ricevere lo stipendio mensile quand’anche non viene posticipato o rateizzato” e sottolineano le difficoltà che quotidianamente riscontrano “le lavoratrici e i lavoratori che per avere riconosciuta la continuità occupazionale e la garanzia del reddito devono fare centinaia di chilometri al giorno per svolgere le attività di decoro del progetto Scuole Belle”.

Per il segretario nazionale della Fisascat Cisl Fabrizio Ferrari «è urgente attivare il tavolo di confronto tra parti sociali previsto dalle intese governative per definire soluzioni adeguate e i passaggi del processo di internalizzazione dei servizi di pulizia nelle scuole annunciato nei mesi scorsi da esponenti del Governo Conte che dovrà prevedere in modo inequivocabile la continuità occupazionale e di reddito di tutti i 16mila lavoratori impiegati nei servizi in appalto di pulizia, ausiliariato e di ripristino del decoro delle scuole che da oltre 20 anni versano in uno stato di precarietà».

«Il Governo Conte che tanto ha rilanciato sulla dignità del lavoro – ha aggiunto il segretario generale della categoria cislina Davide Guarini – dia seguito agli annunci fatti sull’internalizzazione del servizio e assicuri il via libera alla stabilizzazione dell’occupazione e del reddito di migliaia di addetti che da anni vivono in uno stato di incertezza assoluta sul proprio futuro lavorativo».

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