Cultura e glamour con il “Premio Alassio Cento Libri” e “Il Gramsci Alassio”

Si inizia venerdì sera, il 31 agosto alle ore 21,30 in Piazza Partigiani con il premio per l’Informazione Culturale, giunto alla tredicesima edizione. Dopo Marino Sinibaldi, Vittorio Sermonti, Corrado Augias, Philippe Daverio e Piero Angela, dopo Gianni Minoli, Danilo Mainardi, Valerio Massimo Manfredi e dopo Vittorio Sgarbi, Carlo Rovelli, Massimo Gramellini e Piero Bianucci, quest’anno la giuria, composta da Ernesto Ferrero, Giovanni Bogliolo, Lorenzo Mondo e Antonio Ricci ha premiato Alessandro Barbero, storico, narratore, saggista, autore televisivo e radiofonico, che unisce la competenza e una speciale brillantezza espositiva.

“Alessandro Barbero – la motivazione – si è sempre distinto per l’accuratezza e la profondità delle sue ricerche e per la capacità di organizzarle in un racconto suggestivo, capace di coinvolgere il lettore e di fargli sentire la materia narrata come qualcosa che lo tocca da vicino: quasi una storia di famiglia, ricca di sorprese, segreti da esplorare, rivelazioni illuminanti, personaggi memorabili, verità drammatiche ma irrinunciabili”.

Il 1° settembre il palco di Piazza Partigiani vedrà il ritorno di Gerry Scotti, notissimo e apprezzato presentatore televisivo che da sempre ha legato il suo nome e volto al premio Alassio Cento Libri. Sarà lui a condurre la serata alla scoperta del romanzo di Roberto Alajmo, vincitore del premio, “L’estate del ‘78”, edito da Sellerio. “La scelta non è stata facile – commenta Paola Cassarino, Consigliera Incaricata alla Cultura del Comune di Alassio – ogni romanzo ha toccato corde diverse degli animi di chi ha potuto assistere alle presentazioni che si sono susseguite nel corso di questa estate. Giusi Marchetta, Lia Levi, Roberto Alajmo, Cristina Comencini e Rosella Postorino, in ordine di apparizione, sono stati protagonisti di cinque partecipate serate di approfondimento guidati dall’esperienza interpretativa del Prof. Franco Gallea. Un unico filone, quello della famiglia e dei suoi valori, ma cinque letture differenti per epoca storica, contesto, sviluppo. È stata davvero un’esperienza incredibile vivere questi romanzi attraverso le parole dei loro autori”.

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La giuria, anche quest’anno, era formata da una commissione tecnica composta dal Presidente Enrico Ferrero e da Giulio Anselmi, Luigi Barlocco, Alberto Beniscelli, Giovanni Bogliolo, Franco Gallea, Franco Manzitti, Lorenzo Mondo e Antonio Ricci; e da una commissione di illustri italianisti docenti di letteratura italiana presso rinomate università estere: Martin McLaughlin (Oxford), Gennady Kiselev (Mosca), Michael Roessner (Monaco di Baviera), Maria de Las Nieves Muniz Muniz (Barcellona) e Claude Cazalé Bérard (Parigi).

“Il libro di Roberto Alajmo – si legge nella motivazione – dimostra ancora una volta che la letteratura è un’autoterapia che può riuscire utile anche agli altri, quando sappia affrontare a cuore aperto le proprie patologie. Dopo quarant’anni, lo scrittore affronta il trauma che ha segnato la sua vita, il suicidio della madre quarantaduenne. Interroga memorie, documenti, fotografie, oggetti, tutto quello che lo può aiutare a decifrare gli enigmi su cui si è sempre esercitato il romanzo: la famiglia, con le sue misteriose alchimie; i rapporti tra i coniugi, tra i genitori e i figli, dapprima uniti dalla biologia, poi dispersi nel mare delle ombre, del non detto, delle rimozioni e dei silenzi. Tocca all’età matura ripercorrere il tempo perduto, dipanare i grovigli, arrivare al fondo di verità dolorose e illuminanti. Tutto muove dall’ultimo incontro, nell’estate ’78 del titolo. I genitori si sono separati, il giovane Roberto, che è rimasto con il padre, è a Mondello con degli amici per preparare la maturità, quando la madre compare all’angolo di una strada assolata, in attesa. È stanca, imbarazzata, si accontenta di poche parole di convenienza. Sarà il loro ultimo incontro. Che succede nei tre mesi seguenti, prima che la polizia la ritrovi esanime nel suo appartamento? Alajmo estrae da una storia privata i grandi temi della vita, e li interroga con una delicatezza, una sapienza, un pudore autoironico e una tenerezza accorata che gli valgono la gratitudine e la partecipazione del lettore. Non esibisce e non nasconde, e trova la giusta misura per fare di una vicenda individuale qualcosa che contribuisce a una miglior conoscenza dell’umano”.

Tra i due eventi, sabato 1° settembre alle ore 19, sul Molo di Alassio un appuntamento che ai contenuti del Premio Letterario e dei suoi protagonisti, unisce glamour e bellezza: “Il Gramsci ad Alassio: Bellezza, Cultura e Glamour in onore del Premio Letterario 2018” è infatti un’iniziativa che il Gramsci, rinomato ristorante torinese, da febbraio presente anche nella città del Muretto, ha voluto organizzare per salutare a modo suo la chiusura della stagione estiva gemellandosi appunto col Premio Letterario Alassio Cento Libri – Uno Scrittore per l’Europa 2018.

Il tocco di costume non poteva mancare: Cristina Chiabotto, ex Miss Italia e volto noto della pubblicità e della moda, sarà infatti madrina della serata, affiancata da Gerry Scotti che insieme a Ernesto Ferrero – ex patron del Salone del Libro di Torino e oggi presidente della giuria del Premio Letterario – ricoprono la carica di ambasciatori onorari.