Loano, “Issa… Brassa”: in un musical le origini della festa del 2 luglio

Loano. Questa sera – lunedì 20 agosto alle ore 21 – sul palco dell’arena estiva del Giardino del Principe di Loano andrà in scena il musical “Issa… Brassa (Il miracolo dell’amore)”. L’evento è stato  romosso dall’associazione culturale marinara Lodanum nell’ambito di “Loano e la voce del mare”.


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La sceneggiatura del musical prende spunto da un racconto di Antonio Cerruti su “La fallita scorreria dei corsari barbareschi a Loano” che i registi Raffaele Casagrande e Ilaria Marano hanno adattato per il teatro.
Lo spettacolo racconta le origini della festa della Madonna della Visitazione che si tiene il 2 luglio di ogni anno a Loano. Secondo la tradizione, nella notte tra il primo e il 2 luglio del 1637 all’orizzonte di Loano apparvero le navi dei pirati barbareschi pronti a mettere a ferro e fuoco la città. Gli abitanti, accortisi del pericolo imminente, si raccomandarono alla Madonna della Visitazione e uscirono in processione con fiaccole, candele, stendardi e crocifissi. Nel buio notturno quel movimento di luci e aste spaventò i pirati che credettero erroneamente di trovarsi davanti una guarnigione difensiva, per cui rinunciarono all’attacco.

Nel musical queste vicende, che sono entrate a far parte della storia della cittadina rivierasca, si intrecciano con la storia d’amore tra Caterina e Pietro, due giovani che, in un clima da guerra civile, si troveranno a lottare per la salvezza di Loano ed i loro stessi sogni.
Le scenografie sono di Ilaria Marano, le coreografie di Lorella Brondo (danza classica) e Ilaria Marano (danza hip-hop). Le musiche sono di Teo Chirico e Giovanni Amelotti per i testi di Luisa Cardano. I costumi sono del Centro Storico Culturale San Pietro di Borgio Verezzi. Regia audio di Alessandro Mazzitelli, regia video di Giulia Sabbia. Le maschere sono di Cersare Guidotti, la proiezioni video a cura di Santino Puleo. La scultura che riproduce la Madonna della Visitazione è ad opera di Enrico Parodi.
Questi gli interpreti: Corinna Parodi è Caterina, Jacopo Bonfante è Pietro, Serena Granato è Sofia, Eleonora Cocchi è Ottavia, Eugenio Scasso è il principe Andrea Doria, Lorenzo Ciuffo è il Maggiorente, Matteo Muriella è il Maggiorente, Gianni Coppo è l’Arciprete, Michela Prestinenzi è Luisa.
Il corpo di ballo classico è formato da Miriam Bison, Elisa Servidio, Fabiola Spirito, Cecilia Telese, Soledad Caglieris, Giuliana Caruana, Gaia Guallini, Vittoria Telese, Marina Uroni, Margherita Volpez, Elena Rosso, Rebecca Perlungher.
Il corpo di ballo hip-hop è composto da Sara Cianci, Elisa Palumbo, Ilaria Palumbo, Giulia Macaluso, Federico Zavaglia, Valeria Conti, Greta Baruzzo, Federica Castiglione.

La serata, patrocinata dall’assessorato a turismo, cultura e sport del Comune di Loano, è realizzata in collaborazione con la Confraternita delle Cappe Turchine, l’Accademia Modern Jazz Dance, la Scuola Civica “Attimo Danza”, l’associazione Vecchia Loano, l’associazione dei Pescatori Professionisti e l’associazione di pescatori sportivi “La Bussola”, la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Loano, Marina di Loano, il Circolo Nautico Loano, l’Ascom, il Sib, l’Associazione Loanese Albergatori, l’Unitre e l’istituto Falcone.

Tutto il ricavato della serata sarà devoluto a favore dell’associazione Lodanum, che a Palazzo Kursaal ha allestito il “Museo del Mare e della Marineria”, che custodisce ed espone oggetti e documentazione sulla marineria loanese e del ponente savonese. L’associazione ha raccolto un copioso materiale storicoculturale quali libri, documenti, fotografie, modellini che testimoniano il passato marinaro del territorio.
Si tratta di una retrospettiva storico-documentaristica della Loano marinara e turistica attraverso immagini, disegni, documenti, oggettistica. La mostra raccoglie fotografie originali d’epoca, modellini di nave riprodotti in scala e oggettistica ed equipaggiamento marinaro. Le fotografie rappresentano un tracciato storico-culturale che parte dalla seconda metà dell’800 e giunge alla prima metà del ‘900. La rassegna offre immagini di inizio novecento raffiguranti l’attività di pesca, l’attività cantieristica e l’esordio dell’attività balneare. La fotografia aiuta poi a ricostruire le trasformazioni dell’economia, del paesaggio, dell’ambiente e della società nel corso di tutto il novecento fino ad arrivare agli anni ’50. Una ricca documentazione testimonia lo sviluppo mercantile, l’impulso nei traffici marittimi e la cantieristica dell’800. Nella mostra figurano, poi, le immagini di palombari loanesi che hanno partecipato a missioni di fama internazionale come il recupero dello Scirè a largo di Haifa. Nell’oggettistica vanno segnalati numerosi manufatti realizzati dai marinai loanesi durante gli imbarchi sulle navi mercantili e attrezzature di cantiere, corredi da velai, e una ricca collezione di materiali per le telecomunicazioni.