Federalberghi non aderisce al comitato del Coordinamento per il Turismo nella Provincia di Savona

Il Consiglio Direttivo Federalberghi della provincia di Savona, riunitosi mercoledì presso la sede Confcommercio di Savona, ha deciso di non aderire al comitato del Coordinamento per il Turismo nella Provincia di Savona costituitosi in questi giorni presso la Camera di commercio locale.

I motivi di questa decisione sono molteplici, spiega il direttivo di Federalberghi: «Riteniamo che la nostra Associazione, che rappresenta almeno il 40% delle imprese alberghiere della provincia, e di conseguenza una parte assai rilevante del gettito prodotto dalla tassa di soggiorno di recente istituzione, non sia stata in alcun modo ascoltata nella redazione del regolamento d’istituzione di questo Comitato. Le osservazioni che avevamo prodotto, volte al miglioramento del suo funzionamento, non sono state nemmeno prese in considerazione. Riteniamo strana l’improvvisa accelerazione impressa alla costituzione di questo Comitato, visto che dovrebbe andare a gestire una tassa che verrà riscossa nei prossimi mesi, ed andrà poi spesa nel 2019. Riteniamo stranissima la produzione di una carta turistica, che doveva essere oggetto di discussione da parte di questo comitato, ed invece risulta già in produzione e di prossima pubblicazione, e ci riserviamo di capire con quali fondi sia stata prodotta e da chi sia stata deliberata, e a quali attività sia stata richiesta la convenzione, mentre altre non sono state minimamente interpellate».

Innoltre, prosegue l’associazione, «riteniamo assolutamente atipico che la Camera di commercio si appropri di una parte rilevante dell’introito della tassa di soggiorno per compiti di “regia provinciale” che nelle altre provincie liguri la stessa Camera di Commercio svolge a titolo assolutamente gratuito. Riteniamo l’introduzione di un super manager del turismo con stipendi da migliaia di euro la trita ripetizione di esperienze già fatte in passato (vedi STL e simili) che nulla hanno apportato all’accoglienza turistica della regione ed hanno inutilmente depauperato le risorse finanziarie dedicate a questo settore. Ribadiamo la nostra opposizione all’introduzione di questa tassa, e già da questi esordi strani notiamo come possa essere impiegata in maniere “improprie”. Abbiamo inoltre notizia che in tutti i CLT locali appena costituitisi si riscontrino evidenti problematiche di rappresentatività e di legittima attuazione. Invitiamo pertanto tutti gli albergatori della provincia a vigilare affinchè questa tassa assurda venga perlomeno impiegata secondo le dovute normative e regole.»

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