Geotermia, i geologi: una fonte di energia rinnovabile che potrebbe coprire il 50% dei consumi

Francesco Peduto

Lo sfruttamento della geotermia quale fonte energetica rinnovabile ed ecosostenibile, i suoi benefici, gli incentivi finanziari per chi investe in energie rinnovabili e le normative di settore nazionali e regionali. Sono questi i temi che saranno al centro del Convegno Nazionale: “Geotermia a Bassa Entalpia“, organizzato dal Consiglio Nazionale dei Geologi, in collaborazione con l’Ordine dei Geologi del Lazio e la Fondazione Centro Studi del CNG, che avrà luogo giovedì 28 giugno 2018 dalle 09:00 alle 18:30 presso il Centro Congressi Frentani (via dei Frentani, 4).


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L’incontro sarà anche l’occasione per fare il punto sull’accordo appena raggiunto dal Consiglio Ue, Europarlamento e Commissione europea sulla produzione di energie rinnovabili che dovranno coprire, entro il 2030, il 32% dei consumi energetici a livello europeo. A tal proposito, i geologi spiegano che, grazie a questa energia pulita, si potrebbe soddisfare il 50% dei consumi energetici. Le rinnovabili rappresentano il futuro dell’economia del nostro Paese, in linea anche con l’obiettivo 7 dell’Agenda 2030 dell’Onu che recita: “Aumentare considerevolmente entro il 2030 la quota di energie rinnovabili nel consumo totale di energia” e con l’Accordo di Parigi del 2015, firmato da 195 Paesi, che mira a ridurre le emissioni di anidride carbonica, uno dei principali e più pericolosi gas serra.

L’energia geotermica sfrutta il calore naturale che proviene direttamente dalla Terra. La geotermia a bassa entalpia (ossia a basse temperature), a differenza di quella ad alta entalpia, non serve per produrre elettricità, ma per riscaldare e raffreddare, con altissima efficienza, abitazioni e strutture grazie all’utilizzo di pompe di calore geotermiche. Si tratta di una fonte di energia rinnovabile che ha numerosi vantaggi per l’uomo e per l’ambiente: zero emissioni di anidride carbonica dannosa per la salute delle persone; l’inesauribilità della risorsa poiché non si esaurisce come i combustibili fossili; una maggiore autonomia di utilizzo poiché l’energia geotermica non è soggetta a variazioni metereologiche, ma risulta sempre estraibile; un risparmio fino all’80% dei costi di esercizio; l’indipendenza dall’aumento dei prezzi, dei costi del riscaldamento e della produzione di energia elettrica.

Al convegno “Geotermia a Bassa Entalpia” parteciperanno: Francesco Peduto, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Roberto Troncarelli, Presidente Ordine Geologi del Lazio, Fabio Tortorici, Presidente della Fondazione Centro Studi del CNG e Tommaso Mascetti, Consigliere e Coordinatore della Commissione Geotermia del CNG. Sono stati invitati: Virginia Raggi, Sindaca di Roma Capitale e Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio. Saranno presenti numerose personalità scientifiche e istituzionali come Andrea Cioffi, Sottosegretario di Stato per lo Sviluppo Economico; la deputata Rossella Muroni, ex Presidente nazionale di Legambiente; l’Europarlamentare Dario Tamburrano, Coordinatore della Commissione ITRE (Industria, Ricerca, Energia e Telecomunicazioni); Vito Felice Uricchio, Direttore Istituto di Ricerca sulle Acque (IRSA) del CNR; Nunzia Bernardo, Direzione generale per la sicurezza anche ambientale delle attività minerarie ed energetiche presso l’Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e le georisorse del Ministero dello Sviluppo Economico; Domenico Savoca, Presidente Associazione Nazionale Ingegneri Minerari (ANIM); Adele Manzella, Presidente Unione Geotermica Italiana (UGI) insieme ad altri scienziati ed esperti del settore.