Uni Global Union, la FIST CISL al V Congresso mondiale del sindacato internazionale

«Anche il sindacato internazionale dovrà essere capace di affrontare le sfide del terzo millennio, ossia l’invecchiamento demografico e l’innovazione tecnologica, fenomeni che avranno ripercussioni sociali, sui livelli occupazionali e sulla qualità dell’impiego» così il segretario generale della Fist Cisl Pierangelo Raineri ha esordito nel corso del suo intervento al V Congresso mondiale di Uni Global Union, il sindacato internazionale del terziario e dei servizi, in corso a Liverpool, in Inghilterra, per concludersi domani 20 giugno con l’elezione dei nuovi organi esecutivi e della presidenza.


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Making It Happen lo slogan della kermesse che registra la partecipazione di circa 2mila delegati e rappresentanti sindacali provenienti da oltre 50 Paesi del mondo, dove Uni Global Union ha più di 20milioni di aderenti.

«Attraverso la contrattazione a tutti livelli dovremo rendere possibile la costruzione di un sistema di long term care e di home care in grado di assicurare a chi lavora l’accesso alle cure e all’assistenza nella fase della vecchiaia» ha aggiunto Raineri evidenziando che «l’invecchiamento demografico avrà ripercussioni anche sui livelli di produttività che inevitabilmente rallenteranno».

«Il rallentamento della produttività potrà essere compensato solo attraverso l’automazione che avrà dunque un ruolo crescente anche nei settori in espansione in tutto il mondo del terziario e dei servizi, in una assoluta liberalizzazione dei mercati nell’era digitale» ha poi sottolineato il sindacalista.

«La contrattazione, che avrà il compito di governare l’innovazione delle figure professionali, dovrà sempre più definire formule di flessibilità contrattata per una organizzazione del lavoro che avvenga nel rispetto dei tempi di vita, in regimi orari concordati con le rappresentanze dei lavoratori» ha suggerito Raineri.

«Il sindacato globale dovrà anche confrontarsi con i nuovi scenari economico finanziari della Blockchain, dettati dall’utilizzo della moneta virtuale, con il turbo-capitalismo che continuerà ad essere il principale responsabile dei forti squilibri sociali con l’arretramento dei diritti di fronte al profitto» ha affondato il sindacalista che ha infine richiamato «al senso di responsabilità sociale delle imprese» invocando «un big deal, un grande patto delle popolazioni, con la distribuzione di posti di lavoro e una retribuzione che garantisca la dignità della persona».