Si entra nel vivo del Giro D’Italia: la Liguria resta ancora a guardare

Per il terzo anno di fila, il Giro d’Italia non passerà per la Liguria. È oramai dal lontano 2015 che nella suddetta regione non ci sono tappe della corsa più importante del nostro Paese. Tre anni fa, le tappe erano state quattro, con la presentazione del Giro che venne fatta a Genova più una quinta che partiva da La Spezia. Il risultato mediatico fu enorme, anche perché la presenza della corsa di circa 10 giorni arrivò in concomitanza con l’Expo 2015.

Dopo quel poker di tappe, però, zero. Niente più Giro in Liguria, un danno che arriva non solo per gli appassionati, che non potranno ammirare i corridori da vicino come in moltissime regioni d’Italia – quest’anno, addirittura, le prime tappe sono state effettuate in Israele -, ma anche a livello economico per la Regione. Nel 2015, infatti, la trasmissione in mondovisione del passaggio dei ciclisti portò grande appeal e visibilità per la Liguria, che mostrò al mondo le sue bellezze. Ci fu, ovviamente, qualche disagio al traffico, ma sicuramente roba di poco conto a confronto di quanto possa essere positivo essere presenti a uno degli eventi sportivi più importanti del Paese. È giusto, dunque, fare delle considerazioni per l’immediato futuro: già nel 2019 bisogna portare il Giro di nuovo in Liguria.

Per gli appassionati che non vogliono perdersi niente di questa edizione inedita del Giro d’Italia una delle tappe più vicine è la 18, che va da Abbiategrasso a Prato Nevoso, il 24 maggio. 18 km maggiormente pianeggianti con una salita secca finale. Si passa attraverso la Pianura Padana da Milano fino ad arrivare alla parte meridionale del Cuneese, con numerosi attraversamenti cittadini.

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Anche la tappa 19 è una tra quelle relativamente più vicine, con la partenza da Venaria Reale e l’arrivo a Bardonecchia: una tappa di alta montagna con l’ultimo arrivo in salita del Giro. Si disputerà il 25 maggio e sarà di circa 184 km. Uno dei passaggi più importanti sarà la scalata del Colle delle Finestre – Cima Coppi – con una pendenza costante al 9.2% e una discesa molto impegnativa, seguita dalla salita lunga fino al GPM di Sestriere. La salita finale porterà allo Jafferau e negli ultimi 7 km sarà ripida fino ad arrivare anche a una pendenza del 14%.

Tappe importanti, sicuramente bellissime per gli appassionati, ma che non verranno disputate in una delle regioni con i più bei panorami d’Italia e che avrebbe potuto regalare tantissime perle di bellezza all’Italia. Un vero peccato a cui, speriamo, verrà posto rimedio dal prossimo anno.