Artigianato ligure, primo trimestre in rosso

È ancora un segno meno ad aprire il primo trimestre dell’anno dell’artigianato ligure. Secondo gli ultimi dati forniti da Infocamere-Movimprese, tra gennaio e marzo 2018 il saldo dell’artigianato della nostra regione è negativo dello 0,8%, lo stesso risultato registrato un anno fa e ancora una volta pressoché in linea con il trend nazionale (-0,9%). In termini assoluti parliamo di 358 imprese in meno in Liguria, frutto di 1.256 chiusure e 898 aperture su un totale di 43.454 microimprese attive.


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I due principali settori, manifatturiero e costruzioni, registrano, rispettivamente, un calo dell’1% e dello 0,8%. Nel primo caso, sulle 7.117 microimprese totali, hanno aperto i battenti in 112, mentre 190 hanno chiuso, per un saldo negativo di 78 unità. Il settore delle costruzioni ha invece perso ben 174 realtà in tre mesi, frutto di 466 nuove aperture e 640 chiusure. In totale si contano 20.953 imprese attive in regione. A confronto con i dati nazionali, il trend della Liguria è leggermente migliore per ciò che riguarda le costruzioni (-0,8% contro -1,1%) e di poco sotto la media italiana per il settore manifatturiero (-1% contro -0,9%).

«In questo primo trimestre il trend dell’artigianato ligure mostra un calo, fisiologico, che non va oltre i livelli dell’anno scorso e tutto sommato in linea al dato nazionale nel suo complesso – afferma Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – L’emorragia sta rallentando, ma serve una forte iniezione di ossigeno a favore delle microimprese per invertire il trend, con la riduzione della tassazione, la semplificazione e adeguati incentivi per l’accesso al credito e gli investimenti».

A livello provinciale, Genova conta 22.347 micro e piccole imprese artigiane attive. In questi primi tre mesi 406 realtà hanno aperto e 636 hanno chiuso, per un saldo di 230 unità in meno (-1%). In provincia hanno sofferto sia le costruzioni (10.611 realtà), che hanno perso lo 0,9% pari a 99 microimprese in meno (frutto di un saldo tra 213 aperture e 312 chiusure) sia il manifatturiero: 3.716 realtà attive, 53 aperture, 93 chiusure e un saldo negativo ancora dell’1% (40 unità imprenditoriali in meno).

A Savona si contano complessivamente 8.873 microimprese attive. 185 aperture, 271 chiusure, per un totale di 87 realtà artigiane in meno (-1%). Le costruzioni (in totale 4.470 unità) registrano un saldo negativo tra nuove iscrizioni (87) e chiusure d’impresa (142), pari all’1,2% (55 realtà in meno). Il manifatturiero conta invece 1.406 realtà artigiane in totale, 25 nuove aperture e 38 chiusure d’impresa, per un saldo negativo dello 0,9% (13 microimprese in meno).

Trend meno pesante a Imperia: qui la situazione mostra 7.012 micro e piccole imprese artigiane attive. In questo primo trimestre le aperture sono state 181, le chiusure 202, valori che hanno portato a un saldo di 21 imprese in meno (-0,3%). Le microimprese attive nelle costruzioni (3.698) si sono ridotte appena dello 0,1%, solo 7 unità in meno, frutto di un saldo negativo tra 101 nuove aperture e 108 chiusure. Per ciò che riguarda la manifattura artigiana, contiamo 1.021 realtà imperiesi: nel primo trimestre si registrano 16 nuove aperture, 33 chiusure e un trend negativo dell’1,6%.

Infine, La Spezia: qui contiamo 5.222 microimprese totali, nel trimestre 126 aperture e 147 chiusure d’impresa: il saldo è negativo di 21 unità (-0,4%). Nel dettaglio, le costruzioni (2.174 microimprese totali) registrano una contrazione pari allo 0,6% (13 imprese in meno), derivante da 65 aperture e 78 cessazioni d’attività. Il manifatturiero (974 realtà artigiane) registra nel primo trimestre 18 nuove iscrizioni e 26 chiusure: il saldo è negativo dello 0,8% (-8 unità).