Albenga, a Pasqua con le Uova Ant fai del bene (e ti togli la voglia)

Albenga. “A Pasqua non scegliere un uovo qualsivoglia, con le Uova Ant fai del bene e ti togli la voglia”. E’ questo il motto che ha coniato la delegazione Ant di Albenga, che in occasione della Pasqua torna nelle piazze con la tradizionale campagna nazionale di raccolta fondi “Uova della Solidarietà” di Fondazione Ant.

Fino a sabato 31 marzo le volontarie Ant offriranno uova di cioccolato e altri prodotti a tema nella loro sede di via Roma 46 ad Albenga e in alcune piazze e centri commerciali, per raccogliere fondi a sostegno dei progetti di Fondazione Ant nell’ambito dell’assistenza socio-sanitaria domiciliare gratuita ai malati di tumore e della prevenzione oncologica.

«Con Fondazione ANT la sorpresa vale doppio: scegliendo di donare i prodotti ANT per le festività pasquali, infatti, si sceglie di sostenere l’assistenza specialistica domiciliare di livello ospedaliero che i medici della Fondazione portano ogni anno, gratuitamente, nelle case di 10.000 malati di tumore in 10 regioni italiane.
Un dono che si traduce in equipe multi professionali composte di medici, infermieri e psicologi a disposizione del malato e della sua famiglia 24 ore su 24, 365 giorni l’anno e senza alcuna spesa, farmaci e presìdi sanitari consegnati direttamente a casa, visite specialistiche ed esami fatti a domicilio.»

Advertisements

«Una recente indagine condotta da Human Foundation, organizzazione presieduta da Giovanna Melandri, ha evidenziato attraverso la metodologia Social Return on Investment (SROI) che per ogni euro investito nelle attività di Fondazione ANT, il valore prodotto è di 1,90 euro: ciò significa che ogni donazione fatta ad ANT porta agli assistiti e alla comunità un beneficio di valore quasi doppio.

«Oltre che presso la sede potrete trovare le uova ANT sabato 17 marzo a Polo 90 difronte a Toysland, sabato 24 marzo in Piazza IV Novembre e presso alcune attività commerciali del Quartiere Sant’Eulalia. A Pasqua con un uovo ANT dona ai  pazienti oncologici la sorpresa più bella, la speranza!»