Alla scoperta della Savona medievale con Furio Ciciliot

Lavagnola e Legino sono ormai pressoché unite a Savona, ma fino a non molti decenni fa vantavano una precisa individualità, frutto di una origine molto antica, con insediamenti che dai loro nomi arrivano a manifestare una origine romana o altomedievale.

La conferenza-seminario di Furio Ciciliot – intitolata “Savona medievale, toponomastica, parte seconda, Lavagnola e Legino” e che si svolgerà nel Salone di Storia Patria in Via Pia 14, venerdì 23 febbraio alle ore 17.30 – sarà dedicata alle due comunità storiche del contado savonese, insieme con le alte valli del Letimbro e del Lavanestro, Fornaci e Zinola.

Legino, anticipa Ciciliot, “denuncia la sua origini romane e contiene numerose proprietà religiose che ne continuano la vocazione agricola in un’area comoda e fertile per l’acqua del rio Molinero e degli altri ruscelli che sfociano sull’ampia spiaggia, su cui gravitavano, in sequenza a partire dalla foce dell’attuale Letimbro: il monastero femminile di Santa Cecilia, le Fornaci (allora Maonarie) e Zinola, al confine con Vado, in corso di sviluppo intorno alla chiesa di Santo Spirito”.

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“Più appartata Lavagnola, sede di numerosi mulini e con alcuni nuclei abitati collinari ben definiti – Marmorassi, Riborgo e la zona tra San Michele e Montemoro – in cui compaiono evidenti toponimi di origine germanica. Ricordiamo anche chiese antiche i cui titoli religiosi sono di diversa origine: San Dalmazzo, San Nazario, San Michele di Alpesella e il monastero maschile e femminile di San Salvatore e San Giacomo di Montemoro, raggiunto da una strada riattata nel 1214 che si inerpica da Cantagalletto verso Altare e Ferrania”.

Uno stralcio della relazione inedita di Furio Ciciliot è riportato nel sito della Società Savonese di Storia Patria.