Sicurezza dei lavoratori autostradali, Paita e Lunardon: “al via la discussione sulla nostra proposta di legge”

Garantire la sicurezza di tutti i lavoratori impiegati in ambito autostradale, contribuire alla riduzione della grave incidentalità delle tratte liguri, promuovere e valorizzare la figura del rappresentante della sicurezza dei lavoratori. Sono questi gli obiettivi principali della proposta di legge del Gruppo del Partito Democratico in Regione Liguria – primi firmatari i consiglieri Giovanni Lunardon e Raffaella Paita – approdata questa mattina in Commissione.


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“Secondo una classifica del ‘Sole 24 Or’ la Liguria è una delle cinque regioni italiane con la più alta densità di incidenti autostradali – spiegano i due esponenti del Pd – Inoltre, con 17,37 incidenti ogni 100 milioni di veicolo-chilometro a fronte di una media nazionale di 7,99, la Savona-Genova è considerata da Aiscat, l’Associazione italiana delle Concessionarie autostradali, la seconda autostrada più pericolosa d’Italia”.

E così, anche se negli ultimi anni sono stati fatti importanti passi avanti sul tema della sicurezza dei lavoratori autostradali – il protocollo d’intesa sottoscritto nel 2015 in Prefettura per l’adozione di misure di protezione aggiuntive per i lavoratori occupati nei cantieri autostradali dell’area metropolitana genovese esteso, alcuni mesi fa, a tutta la Liguria – serve un impianto normativo, spiegano Paita e Lunardon, “che dia forza di legge a questi accordi. Con questa pdl vogliamo estendere le garanzie di cui oggi, grazie a quel protocollo, godono gli operai edili che operano in autostrada a tutti i lavoratori impiegati sui tracciati e quindi metalmeccanici, tecnici impegnati nella manutenzioni del verde, dipendenti degli Autogrill e più in generale dei servizi, considerando le autostrade liguri come un unico specifico ambiente di lavoro. Inoltre – precisano i due consiglieri regionali del Pd – la nostra proposta di legge punta a promuovere la piena valorizzazione e il rafforzamento dei compiti dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (aziendali, territoriali e in prospettiva di sito), che devono trovarsi nella condizione di svolgere efficacemente la propria funzione attraverso l’effettivo esercizio di alcune importanti prerogative costituite dal diritto di formazione, di libero accesso ai luoghi di lavoro, di partecipazione, di controllo e di informazione circa i rischi derivanti dall’attività svolta in azienda”.

La proposta di legge prevede alcune risorse (120 mila euro) a favore della formazione per lo sviluppo delle figure dei responsabili della sicurezza e istituisce un Tavolo permanente aperto ai rappresentanti di Regione, Province e Città Metropolitana, Asl, concessionari autostradali e sindacati con compiti di monitoraggio.