Savona, “contro il processo di privatizzazione dell’acqua”

Savona. “In difesa dei beni comuni”: martedì 13 febbraio alle ore 18 presso Aula Magna Liceo Chiabrera-Martini in via Manzoni (vicino alla libreria Ubik) si svolgerà il primo incontro mensile contro il processo di privatizzazione dell’acqua, minaccia al diritto alla vita, nell’ambito dell’iniziativa “Carovana dell’acqua”.

L’incontro, a cura della libreria Ubik e del Comitato Acqua bene comune, sarà introdotto da Renata Barberis e Roberto Melone e vedrà la partecipazione dello scrittore e attore Moni Ovadia, atteso poi la sera al Teatro Chiabrera dove proporrà il suo spettacolo teatrale “Il casellante”.

“Il processo di privatizzazione dell’acqua in atto in Italia – dicono gli organizzatori dell’incontro –, è uno dei processi più criminali perché è una minaccia al diritto alla vita. È incredibile che nonostante il Referendum del 2011, quando il popolo italiano aveva deciso che l’acqua doveva uscire dal mercato e che non si poteva fare profitto su questo bene così sacro, i governi Berlusconi, Monti, Letta, Renzi e Gentiloni hanno fatto a gara per favorire il processo di privatizzazione dell’oro blu…”, così si esprime in una recente lettera Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano e da sempre impegnato in difesa dell’Acqua, dei Beni Comuni e degli ultimi”.

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“Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua lancia un rinnovato percorso di mobilitazione: una “Carovana dell’acqua” che attraverserà i vari territori con una serie di iniziative collegate a partire dal 3 febbraio per concludersi il 25 marzo a Roma con un’iniziativa pubblica in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua. Contro l’enorme potere delle multinazionali dell’acqua, contro l’accondiscendenza della politica che dobbiamo batterci. Li sconfiggeremo solo se saranno i cittadini a mobilitarsi, ribadendo che l’acqua è un diritto umano universale e fondamentale ed è la risorsa fondamentale per l’equilibrio degli ecosistemi. Dobbiamo farcela. Si tratta di vita o di morte per miliardi di uomini e donne. Si tratta, come afferma papa Francesco, del “diritto alla vita”.