La sorte dei pini di calata Sbarbaro? “Per fare un albero…”

LETTERE&INTERVENTI. (di Marco Ravera) — Savona. «Era il Consiglio comunale del 28 marzo 2017. La mia agendina non mente. All’ordine del giorno anche la delibera 45/2017 ad oggetto “Settore Pianificazione territoriale e sistemi informativi – Servizio Pianificazione. Intervento di demolizione e ricostruzione con ampliamento in variante al PUC relativo al bar ristorante “Il Pescatore” sito in calata Sbarbaro 1R – Atto di assenso ai sensi dell’art. 10 comma 7 della legge regionale 5 aprile 2012 n. 10” passata pochi giorni prima nella II Commissione consiliare.

Una proposta di ricostruzione con annesso ampliamento del bar ristorante “Il Pescatore”. Al punto 2 della proposta deliberativa le seguenti parole: “di dare atto che a seguito degli esiti di cui alle prove di trazione sui due pini presenti sull’area, richieste con nota del civico servizio Ambiente prot 3606 del 19.01.2017, il progetto potrebbe conseguentemente prevedere, la rimozione di detti esemplari e, previa valutazione in sede di conferenza dei servizi, la loro sostituzione con altre essenze d’alto fusto”.

Insomma c’era scritto nero su bianco, ma la pratica passò con 24 voti a favore (centrodestra e PD… ma non dovremmo fermare le destre!?) e 6 voti contrari (io, Daniela Pongiglione, Manuel Meles, Salvatore Diaspro, Milena Debenedetti, Andrea Delfino… i soliti).

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Mi ricordo che attaccammo sul “pollice verde” della Giunta, sull’idea che nella nostra città non è prevista una ristrutturazione senza ampliamento, ma tutto passò nel silenzio. Contento che oggi se ne parli, ma è tardi…

P.S. il titolo è ovviamente un omaggio al grande Sergio Endrigo.»

*Marco Ravera – Consigliere Comune di Savona, capogruppo “Rete a Sinistra – Savona che vorrei”