Fascismo / Antifascismo: niente dibattito in Consiglio regionale. Ed è polemica

La destra boccia la richiesta del Gruppo del Pd (sostenuta da tutta l’opposizione) di discutere con urgenza oggi in Consiglio regionale la mozione per la promozione della cultura antifascista, per vietare le sedi istituzionali a partiti e associazioni xenofobe, razziste e che si rifanno al fascismo. Ed è polemica.


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«Questa maggioranza – sostiene il Gruppo Pd in Regione Liguria – ha paura di confrontarsi su temi importanti e fondanti della nostra democrazia come l’antifascismo. È gravissimo che oggi non si possa discutere in Consiglio regionale una mozione così importante e urgente, visti i segnali preoccupanti degli ultimi mesi, fino ad arrivare all’accoltellamento di un antifascista avvenuto nei giorni scorsi. Tutte le forze politiche democratiche devono essere compatte nel condannare ed emarginare la violenza politica e negare le sede istituzionali a chi si rende protagonista di quella stessa violenza.»

«Una maggioranza che non sa esprimere neanche un solo concetto sui rigurgiti fascisti che prendono piede sul territorio ligure» è l’opinione del capogruppo di Rete a Sinistra / LiberaMEnte Liguria Gianni Pastorino: «Questa mattina il centrodestra è protagonista di una pessima figura: pur di evitare la discussione su Casa Pound e Forza Nuova, ma anche sugli episodi di violenza fascista di questi ultimi giorni, decide di bloccare un OdG che invece propone unità e risposte coese. Come Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria, crediamo debba esserci un lavoro continuo per ricostruire una grande unità antifascista. La grave situazione di crisi che sta attraversando il nostro Paese, le troppe risposte mancate della politica, purtroppo stanno favorendo il ritorno di organizzazioni che si rifanno apertamente all’ideologia fascista, propugnando e praticando la violenza e la sopraffazione delle altre parti politiche. Riteniamo che la politica debba dare risposte concrete: necessario togliere spazio sociale a chi fa propaganda nazifascista. Ma soprattutto è necessario tenere insieme partiti, sindacati, corpi intermedi della società in un progetto antifascista di lungo respiro che ricordi a tutti il percorso di libertà che ha caratterizzato la nostra città e la nostra regione. Per queste motivazioni, oggi sarò in consiglio comunale insieme ad altre centinaia di persone per appoggiare la proposta di non concedere spazi a chi viola palesemente la nostra Costituzione e le leggi vigenti. E altresì sarò in prima fila il 3  febbraio per partecipare alla manifestazione antifascista contro la presenza di Casa Pound, Forza Nuova e altre forze simili nella nostra città e nella nostra regione».

«La Giunta Toti non perde occasione per mostrare il suo vero volto e rifiuta assurdamente di anticipare in Aula il tema, importante e attualissimo, della cultura antifascista, messa a dura prova in questi giorni da ripetuti episodi di intolleranza ed estremismo. Per questa ragione, come M5S Liguria, abbiamo deciso di ritirare la maggior parte delle nostre iniziative d’aula, in modo da permettere di arrivare quanto prima all’Ordine del giorno sulla promozione della cultura antifascista.»

«Oggi più che mai dobbiamo tenere altissima l’attenzione sul rischio di una nuova ondata xenofoba che pretende di riscrivere la storia, in nome di ideologie che rappresentano una delle pagine più buie della storia del nostro paese. E il prossimo 3 febbraio scenderemo in piazza a Genova per ribadire ancora una volta i valori repubblicani della nostra città, medaglia d’oro per il valore militare, che alla causa della liberazione ha pagato un prezzo altissimo. Con la sua totale assenza di sensibilità sul tema – concludono i consiglieri del MoVimento 5 Stelle Liguria –, Toti presta il fianco politico al peggior fanatismo dell’ultradestra e contribuisce ad alimentare un clima di odio e di intolleranza.»

D’altro tono i commenti dei gruppi di maggioranza che minimizzano, e in qualche caso anzi rilanciano le critiche ai mittenti. Secondo Alessandro Piana, capogruppo regionale Lega Nord Liguria, «La violenza è tutta da condannare, di destra e di sinistra. Non bisogna permettere qualunque azione che vada contro la legge e le regole previste dall’ordinamento democratico. Personalmente, ho partecipato a molti banchetti e manifestazioni della Lega. Quando siamo stati aggrediti da estremisti antidemocratici, non ho mai visto altrettanta solidarietà verso di noi e nemmeno una netta presa di posizione contro la violenza. La mozione presentata oggi in Consiglio regionale dal Pd era troppo di parte, come lo sono sempre quelle timidissime, eventuali loro condanne nei confronti di quelli dei Centri sociali.»

«Inoltre, la Costituzione garantisce a tutti dei diritti e la sacrosanta libertà di manifestare pacificamente il proprio pensiero. Non si capisce perché, chiedendo di vietare certe manifestazioni considerate di ultradestra, il Pd e Rete a Sinistra abbiano dimostrato, ancora una volta, di non riconoscersi in tali valori. Oggi quindi constatiamo che i cosiddetti partiti democratici così tanto democratici non sono…: ‘Con noi o contro di noi ‘ è il loro motto. Cantare Bella Ciao e interrompere così la maggioranza che legittimamente stava intervenendo in aula (nel caso specifico togliendo la parola al sottoscritto) è stato un atto antidemocratico. Inoltre, ricordo ai consiglieri del Pd e di Rete a Sinistra-Liberamente Liguria che le prove per il Festival di Sanremo si sono già tenute nei giorni scorsi».

[Aggiornato: h. 15.20]