Rendiconto Generale dell’Amministrazione della Regione Liguria

Durante i lavori di oggi il Consiglio Regionale ha approvato con 16 voti a favore (maggioranza di centro destra) e 13 contrari (minoranza) il Disegno di Legge n. 155: Rendiconto Generale dell’Amministrazione della Regione Liguria per l’esercizio finanziario 2016.

Con la resa del conto consuntivo la Giunta regionale adempie all’obbligo istituzionale che deriva dall’articolo 58 dello Statuto. Tale obbligo costituisce l’annuale appuntamento per una verifica di quanto è stato possibile realizzare attraverso il confronto fra le previsioni del bilancio ed i risultati definitivi conseguiti, sia in termini finanziari sia in termini patrimoniali, a seguito dell’azione amministrativa. Il rendiconto per l’esercizio 2016 è il primo ad essere redatto ed adottato utilizzando i comuni schemi di bilancio finanziari, economici e patrimoniali introdotti dalla riforma in materia di contabilità degli enti territoriali, disposta dal decreto legislativo n. 118/2011.

Si tratta di una riforma complessa di rilievo epocale, poiché prevede per le Regioni, gli enti locali ed i loro enti ed organismi strumentali, una disciplina comune, omogenea e completa che, partendo dai documenti di programmazione, presidia l’intero ciclo economico-finanziario, concludendo con l’obbligo di redazione del bilancio consolidato dell’ente con i propri enti strumentali e società partecipate e controllate, passando per una sistematica rilevazione unitaria dei fatti di gestione, secondo modalità e principi generali ed applicati omogenei, sia sotto l’aspetto finanziario sia economico-patrimoniale.

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Analizzando il quadro d’insieme del rendiconto 2016, si può rilevare: dal complesso delle operazioni finanziarie emerge che nel corso della gestione del bilancio 2016 sono state accertate entrate per complessivi 5 miliardi e 284 milioni di euro e registrati impegni di spesa per complessivi 5 miliardi e 298 milioni di euro. Il totale delle riscossioni è stato di complessivi 5 miliardi e 158 milioni di euro ed il totale dei pagamenti è stato di complessivi 5 miliardi e 310 milioni di euro, con un fondo di cassa al 31/12/2016 di 110 milioni e 186 migliaia di euro. Il risultato di amministrazione al 31/12/2016 a fine esercizio si attesta a 95 milioni e 490 migliaia di euro.
Inoltre, nonostante i pressanti vincoli di finanza pubblica, la Regione Liguria, oltre ad aver rispettato non soltanto il pareggio di bilancio, ma addirittura un avanzo (che per l’anno 2016 per la Regione Liguria ammonta a 58 milioni e 915 migliaia di euro), sta portando avanti strumenti di stimolo all’economia ligure che, nel 2016, si sono concretizzati nella “Legge sulla crescita” e nell’aiuto prestato agli Enti locali con la flessibilità verticale, cioè cedendo spazi di spesa regionali a favore dei comuni per un importo complessivo di 11 milioni e mezzo di euro, contribuendo così alla realizzazione di investimenti pubblici ed ai segnali di ripresa registrati dall’economia ligure.

LA BOCCIATURA DEI GRUPPI DI MINORANZA
Luca Garibaldi (Pd) ha espresso parere negativo «per un indebitamento eccessivo e il ricorso esponenziale ai mutui, che non sarà più possibile fare dall’anno prossimo. Vorremmo quindi conoscere le azioni che metterà in campo l’amministrazione – ha aggiunto – per cambiare l’impostazione che fino ad ora ha condizionato la giunta in modo pesante, con una politica molto elastica sull’indebitamento rispetto al quadro di equilibrio che aveva ereditato». Garibaldi ha quindi criticato, in particolare, la gestione della sanità, della spesa farmaceutica e le politiche sul territorio. «Il nostro giudizio è negativo e riguarda il doppio binario in cui si trova questa amministrazione, che vuole dimostrare che c’è attivismo ma in realtà è un attivismo solo di facciata perché la sanità, per esempio, non supera le difficoltà. Sulla parte degli investimenti si dà respiro ma solo sul breve periodo. E non si vedono segnali positivi, che ci sono solo a parole, ma non nei numeri».

Alice Salvatore (Movimento5Stelle) ha detto: «Ci sono tante ombre e poche luci, tante risorse disponibili non messe a disposizione dei cittadini e degli utenti e non gestite  in modo ottimale nel corso del 2016». Salvatore ha voluto ricordare che «la gestione del bilancio è una cosa seria». Tra i settori nei quali, a suo dire, sono rimaste risorse inutilizzate, Salvatore ha tra l’altro ricordato  “la missione 15 relativa alle politiche per il lavoro e la formazione  professionale”, e ha sottolineto che “a fronte  di uno stanziamento di  150 milioni di euro ne vengono utilizzati, cioè impegnati, solamente 57 milioni”. Il consigliere, tra gli altri rilievi mossi, ha sottolineato che il 2016 si chiuderebbe con un importo pari a zero destinato agli investimenti.

Gianni Pastorino (Rete a sinistra&liberaMenteLiguria) ha espresso parere negativo annunciando il voto contrario del suo gruppo: «Questo è un rendiconto di resistenza dove non vedo un ragionamento di sviluppo per la nostra regione». Pastorino, inoltre, ha espresso forti perplessità perché in alcuni capitoli di spesa, in particolare nella sanità, sarebbero state impegnate cifre superiori a quanto effettivamente stanziato.