L’M5S contesta la regolarità del bando per addetto stampa al San Martino Ist; presentato esposto in procura

Valutare eventuali profili di illiceità, anche penale, da parte della Regione. È questo il passaggio chiave dell’esposto presentato oggi dal Gruppo MoVimento 5 Stelle in Procura, a Genova, sul caso del bando d’addetto stampa al San Martino Ist.


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“Serve la massima chiarezza sulla vicenda – spiegano i portavoce regionali M5S, firmatari dell’esposto – Quello che sembra emergere è un iter quantomeno inusuale e poco trasparente per un incarico pubblico prestigioso, e ben remunerato, come questo. Nonostante il bando fosse di sicuro interesse per i giornalisti e la Regione avesse preso da tempo con l’Ordine stesso precisi impegni a favore di bandi di settore, l’avviso non è mai stato pubblicizzato dalla Regione presso l’OdG. Un fatto irrituale, come dimostra un precedente bando, molto meno appetibile, che invece era stato ampiamente pubblicizzato presso gli aderenti all’Ordine. Perché questo silenzio? Come mai non si è ritenuto di divulgare l’avviso al più ampio numero di professionisti interessati? Non a caso sono state avanzate esclusivamente due candidature, di cui solo una proveniente dalla Liguria, a fronte di un incarico di prestigio e retribuito con 44mila euro + iva all’anno: una cifra di tutto rispetto in un momento di crisi come quello attuale.”

Vincitore del bando, il 26 maggio scorso, è stato Pietro Pisano. “Lo stesso Pisano – dicono i 5 Stelle – che, in un recente passato, ha ricoperto la funzione di responsabile della comunicazione del Verona Calcio, squadra di cui era allora direttore tecnico Enrico Nicolini, padre di Jessica Nicolini, attuale capo redattore dell’Agenzia Regione Liguria News e numero uno della comunicazione, istituzionale e non solo, di Toti. Coincidenze che rafforzano il timore che potremmo trovarci di fronte a una situazione poco chiara e su cui va fatta assolutamente chiarezza, per sgombrare ogni dubbio da possibili sospetti di favoritismo o, peggio, nepotismo, all’interno delle istituzioni regionali. In gioco ci sono i soldi dei cittadini, l’efficienza del servizio pubblico e la credibilità stessa delle istituzioni.”