Alassio, sala comunale intitolata ad Antonio Carossino

“Antonio Carossino è una figura storica della nostra Città, uno dei primi studiosi del nostro territorio e fondatore dell’Associazione Vecchia Alassio. La nostra comunità deve molto a lui e ai suoi studi”. Così Enzo Canepa, Sindaco di Alassio, ricorda Antonio Carossino, in occasione dell’intitolazione della Sala Riunioni al primo piano del Palazzo Comunale in sua memoria. L’iniziativa si è svolta questa mattina ad Alassio, alla presenza dell’Amministrazione Comunale, del parroco Mons. Angelo De Canis, del dott. Gianpaolo Mela e del prof. Giovanni Puerari, dell’ex Sindaco dott. Giuseppe Cassarino, dell’ex Comandante della Polizia Municipale Tindaro Taranto, di autorità civili e militari, oltre che di tanti tra parenti, amici e conoscenti di Carossino.


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La decisione di intitolare una Sala – con targa alla memoria – ad Antonio Carossino è stata presa dalla Giunta Comunale con apposita delibera, su proposta dello stesso Sindaco Canepa. “È sentita intenzione di questa Amministrazione Comunale intitolare la sala al primo piano del Palazzo Comunale alla memoria del Sig. Antonio Carossino, storico Alassino”, si legge nel documento, che ricorda “il significativo impegno culturale profuso” da Carossino.

Nato ad Alassio il 18 febbraio 1920, Carossino aveva prestato servizio in Comune. “Storico per passione, archivista del Comune di Alassio figlio di un giardiniere dei Salesiani, è stato forse il più grande cultore della storia della nostra cittadina e della Liguria occidentale”, prosegue la delibera, menzionando anche parti della presentazione del suo libro “A m’aregordu” a firma del celebre noto Romano Strizioli. Nel 1961 fondò l’Associazione Vecchia Alassio e ne diventa la bussola, guidato dall’amore per la cultura e la propria “polis”. Nel 2003 l’Amministrazione Comunale gli ha consegnato la prestigiosa medaglia a moneta denominata “l’Alassino d’Oro”, con la seguente motivazione: “Antonio Carossino, attento ricercatore e divulgatore del patrimonio storico, culturale e linguistico alassino e ligure”. Nel 2008, ha ricevuto un riconoscimento da Papa Benedetto XVI, con l’onorificenza pontificia dell’Ordine di San Gregorio Magno.

Per questi motivi, l’Amministrazione, al fine di attribuire alla sua figura un riconoscimento duraturo, anche per le generazioni future di alassini, per la sua attività meritoria dedicata totalmente alla Città di Alassio e alla cultura, ha deciso di intitolare la sala riunioni al primo piano del Palazzo Civico, con la cerimonia tenutasi oggi di fronte a un nutrito pubblico.