Albenga, la Fionda compie dieci anni

di Alfredo Sgarlato – Ieri pomeriggio, in un Teatro Ambra già esaurito il giorno dell’annuncio della data, è stata celebrata la decima edizione della Fionda di Legno, premio nato quasi come uno scherzo tra amici e oggi di risonanza nazionale, con una doppia premiazione: all’imprenditore/filosofo Brunello Cucinelli e ai Nomadi. Lo spettacolo, come sempre presentato da Mario Mesiano, ha uno squisito antipasto con l’esibizione della Equipage Ambassadors Dixie and Street Parade, diretta dal grande Leo Lagorio, con tra gli altri i nostri concittadini Raffaele Esposto, Nico Lo Bello e Giovanni Piccardo, che si cimentano con l’hot jazz.

I vincitori delle scorse edizioni, Fiorella Mannoia, Milena Gabanelli, Roberto Vecchioni, Javier Zanetti, salutano in video e fanno i loro auguri: sono presenti invece sul palco i premiati alle prime due edizioni, Antonio Ricci e il trio Ceccon, Balbontin e Casalino, che replicano il loro indimenticabile e imitatissimo sketch dell’ospitalità ligure, scatenando le risate del pubblico.

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Quindi arriva il momento dei premiati. Brunello Cucinelli, imprenditore umbro che, continuando l’esempio di Adriano Olivetti, riporta la dignità dei lavoratori al centro dell’impresa, si rivela grande affabulatore, dalla battuta pronta, ricco di aneddoti come lo è chi ha vissuto nella sana provincia italiana. È un grande ottimista, la sua visione del mondo è positiva, ma sa che le responsabilità sono nostre, di noi cittadini, che dobbiamo riportare la qualità e la bellezza, e non la paura, al centro della vita.

Di fronte a Cucinelli il più riservato Beppe Carletti rischierebbe di passare in secondo piano, ma per lui e i suoi Nomadi è la musica a parlare, e quando imbracciano gli strumenti il pubblico riconosce fin dalle prime note i loro classici e canta, batte il tempo, si commuove. Il gruppo ha da poco un nuovo cantante, Yuri Cilloni, voce incredibile e presenza simpatica, che si rivela un ottimo acquisto per la storica band, solo i Rolling Stones sono più longevi, ma di poco.

Nel finale anche Gino Rapa, riceve a sorpresa una fionda “botticelliana” (cioè su una conchiglia) creata da Andrea Zanin, e premiati, Fieui di Caruggi, autorità e il Gabibbo salutano tutti insieme il pubblico. Appuntamento al primo aprile per l’inaugurazione di una statua della Fionda realizzata dall’artista Giuliano Ottaviani.

*Foto di Mary Caridi e Alessandro Mazzitelli