L’impianto di depurazione di Borghetto punta all’autosostenibilità energetica

A scegliere l’impianto di depurazione di Borghetto S.S. è stata la multinazionale General Electric, che, in accordo con la Servizi Ambientali S.p.a., ha deciso di condurre qui la prima sperimentazione europea per l’autosostenibilità della struttura.


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Si tratta di un importantissimo progetto pilota, in essere già dallo scorso dicembre, che in questa fase, proseguirà ad operare fino alla prossima estate, per gli ottimi risultati dei test registrati.

L’innovativo impianto di depurazione delle acque, realizzato a membrane ultrafiltranti, del ponente savonese, tra i più tecnologicamente avanzati d’Italia, è, del resto, da sempre al centro di eventi e convegni, organizzati anche con il contributo del FAST di Milano, incentrati sul delicato tema dei trattamenti dei reflui e dei relativi consumi energetici, che si aggirano intorno ai 0,4 Kw per metro cubo trattato. Un importante traguardo raggiunto negli anni, che però attualmente punta a obiettivi ambiziosi: non solo l’abbattimento dei costi e quindi l’autosostenibilità dell’intero impianto, ma persino l’immissione nella rete pubblica del surplus di energia prodotta.

Capofila nella ricerca e nel costante aggiornamento, l’impianto di depurazione di Borghetto, il 23 febbraio ha ospitato una nutrita delegazione di tecnici del comparto europeo della General Electric, per una visita della struttura e una sessione tecnica di verifica dei parametri di efficienza, ottenuti con il macchinario pilota installato, e gestito in collaborazione con i tecnici della Servizi Ambientali S.p.A., prima del prossimo congresso internazionale di maggio, che vedrà la partecipazione del dipartimento canadese della multinazionale.

Intanto è anche in corso di perfezionamento un protocollo di collaborazione con il Politecnico di Milano, mentre prosegue il percorso della Blu Accademy per la cura dell’ambiente che vede in temporaneo stand by la realizzazione del parco pubblico per la riqualificazione dell’area a lato del depuratore, in attesa di nuove risorse.

“La riduzione dei consumi energetici negli impianti di depurazione rimane un tema centrale per gli addetti ai lavori. Un campo in cui resta ancora molto da fare, specialmente alla luce delle continue innovazioni tecnologiche, che si presentano sul mercato”- ha dichiarato Giovanni Paolo Paganelli, direttore generale della Servizi Ambientali S.p.A., sui risparmi energetici, per nuovi investimenti.

“I reflui civili come quelli convogliati all’impianto di Borghetto Santo Spirito contengono un quantitativo energetico da tre fino a quattro volte superiore all’energia necessaria per depurarli” – ha spiegato l’ing. Alessandro Monti, direttore commerciale di General Electric. “Le tecnologie sono già in fase avanzata, per consentire di progettare e realizzare un impianto di depurazione che non richieda nessun apporto di energia elettrica dall’esterno, che non solo si auto sostenga, ma che possa arrivare a produrne un surplus energetico che si possa immettere in rete come energia rinnovabile”.