Novità per il 51° Festival di Borgio Verezzi

Conferma dell’incarico di Direttore Artistico per altri cinque anni a Stefano Delfino e ricerca di ulteriori collaborazioni con le più importanti e prestigiose realtà aziendali del territorio: si apre con queste novità il 2017 per il 51° Festival di Borgio Verezzi, che si terrà come sempre in luglio e agosto con le rappresentazioni in piazza Sant’Agostino e nelle Grotte di Valdemino. Dopo lo straordinario successo del Cinquantennale (dodici spettacoli di cui dieci in “prima nazionale” per 22 serate complessive, pubblico aumentato del 16,1 per cento e incassi cresciuti del 19,8%), il Comune di Borgio Verezzi non si riposa sugli allori, ma guarda avanti, e la prima mossa è stata l’ulteriore conferma di Delfino, che è al timone del Festival dal 2002.


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Commentano il sindaco Renato Dacquino e il Consigliere con delega al Teatro Maddalena Pizzonia: “In 50 anni tutto cambia, ma il festival c’è ancora perché ha saputo conservare l’energia degli inizi, coniugare la qualità offerta alle sempre minori risorse disponibili, capire e spesso anticipare i gusti del pubblico e dare continuità con uno sguardo al futuro. Dal 1973 nell’organizzazione con vari ruoli e da 15 anni come direttore, Delfino – con il team comunale dedicato – ha ottenuto risultati visibili a tutti, per continuità e capacità di progettare il futuro, buon uso delle risorse e innovazione, responsabilità, credibilità e attenzione al territorio. Affrontiamo l’edizione 2017 consapevoli che, dopo la straordinaria crescita di questi ultimi anni, le attese sono sempre più alte e certi che, alla luce delle risorse disponibili, faremo il massimo per garantire voglia di vivere il teatro a tutta la comunità e al pubblico del festival”.

Dal canto suo Delfino, subito al lavoro per preparare la prossima edizione, dice: “Ringrazio il sindaco Dacquino e l’amministrazione comunale per la fiducia, che mi stimola a cercare di fare sempre di più e sempre meglio. Spero di riuscire a proporre un altro cartellone con spettacoli interessanti e nomi di spicco, che siano di gradimento. Che Borgio Verezzi sia ormai diventato un importante punto di riferimento per il teatro italiano, lo confermano anche il numero e la qualità delle proposte presentate per la partecipazione: al Cinquantenario, i progetti giunti erano stati 315, quest’anno sono già più di 160, e ogni giorno ne continuano ad arrivare, anche dall’estero, pure dall’Argentina e dal Brasile”. Anticipazioni? “Per adesso posso soltanto dire che si punterà ancora sulle commedie, che è previsto un ampio turn over tra i protagonisti, rispetto al 2016, e che molte (e di assoluto rilievo) sono le new entry, tra cui molti noti personaggi televisivi o cinematografici”.