Noli, Fai di Savona: “ridiamo la luce alla Madonna del Sole”

Ridiamo la luce alla Madonna del Sole: il Fai di Savona raccoglie fondi per il restauro dell’oratorio gravemente danneggiato a Capodacqua dal sisma del 24 agosto 2016 organizzando una visita esclusiva e un aperitivo ”stellato” nel Palazzo vescovile di Noli.


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In seguito al disastroso terremoto che ha colpito l’Italia centrale, il FAI Fondo Ambiente Italiano ha deciso di eseguire un progetto di risanamento su un bene che si trova a Capodacqua, frazione di Arquata del Tronto (AP): il tempietto della Madonna del Sole, a pianta ottagonale del 1500 che la tradizione attribuisce al genio di Cola di Amatrice.

La scossa durissima ha fatto semi- crollare la facciata principale e la cornice del rosone, lesionati gli interni con i loro splendidi affreschi, il tempietto della Madonna del Solel’Assunzione della Vergine tra gli apostoli e la Madonna del Sole (1523) attribuita ad un discepolo di Carlo Crivelli.
Il FAI intende così restituire ai cittadini un luogo simbolo della loro storia e della loro identità con un restauro per il quale sono stati previsti ben oltre 300 mila Euro. Vittorio Sgarbi ha scritto: “è un capolavoro minacciato dal sisma, non si può perdere tempo nel mettere in sicurezza una delle più notevoli architetture del Rinascimento con una preziosa decorazione interna”.

La Delegazione FAI di Savona invita tutti gli iscritti ed i simpatizzanti all’evento di raccolta fondi che si terrà presso la prestigiosa location del Vescovado di Noli.

Alle ore 17, grazie alla preziosa ospitalità della sig.ra Lucia Ravera, sarà possibile effettuare una visita esclusiva di alcuni locali interni dell’antico palazzo vescovile, situato in uno dei tratti più suggestivi della Riviera Ligure.

Il Palazzo vescovile fu sede dei vescovi succedutesi a Noli dal 1239 fino alla caduta dell’Impero napoleonico, quando la Liguria venne incorporata nel regno di Sardegna, e la Diocesi di Noli fu unita a quella di Savona. L’attuale palazzo sorge su un’antica dimora appartenente ai signori del Carretto, citata in un documento del 1055. L’aspetto attuale è frutto di vari rimaneggiamenti e restauri iniziati nel 1554 per volere del vescovo Massimo Doria, caratterizzati da alterne fortune che videro il palazzo cadere in rovina, tanto che nel XVII secolo i fabbricieri responsabili della salvaguardia dell’edificio ricevettero formale scomunica papale per le condizioni di grave degrado in cui esso si trovava; il palazzo cominciò a rifiorire nel secolo successivo, quando monsignor Arduini intraprese lavori di restauro nel Palazzo e nell’annessa chiesa di Nostra Signora delle Grazie, sorta in piacevole e deliziosa posizione. Nel 1911 il complesso del Vescovado venne adibito a Lazzaretto e nel 1915 ad alloggiamento militare. Nel 1998 sono iniziati radicali lavori di restauro, completati nel 2001, che hanno conferito alla struttura l’aspetto attuale.

Al termine della visita ci sarà all’interno delle sale del Vescovado un aperitivo, appositamente curato per l’occasione dallo chef Giuseppe Ricchebuono, insignito di una stella e tre forchette rosse nella guida Michelin, per la sua cucina innovativa che reinterpreta con estro le tradizioni gastronomiche liguri e mediterranee, tramite la conoscenza profonda del territorio e l’utilizzo dei suoi prodotti.

Per la partecipazione all’evento di raccolta fondi è richiesto un contributo libero a partire da 60 € (per gli iscritti FAI a partire da 50 €). Prenotazione obbligatoria entro il 15 febbraio.