De Ferrari (M5S): No agli aumenti tariffari dei treni e rivedere il nuovo orario

Nella foto: Marco De Ferrari, Consigliere in Regione Liguria del MoVimento 5 Stelle

Marco De Ferrari (Mov5Stelle) ha presentato in Consiglio regionale un’interrogazione, sottoscritta anche dagli altri componenti del gruppo, con cui ha chiesto alla giunta di evitare l’aggravio delle tariffe ferroviarie, tutelare i pendolari, soprattutto studenti e lavoratori, e di convocare un tavolo tecnico entro fine gennaio per trovare una soluzione «agli innumerevoli buchi presenti nel nuovo orario, coinvolgendo i rappresentanti di tutti i comitati di pendolari liguri». Il consigliere ha rilevato che le nuove tariffe prevedono un aumento generalizzato sui biglietti a corsa singola, stimato di circa il 5%, e sugli abbonamenti e ha spiegato che l’incremento è legato al rinnovo del contratto di servizio con Trenitalia, sottoscritto dalla Regione il 10 dicembre scorso e valido fino al 2032.

«Tutte le tariffe rincarano di almeno 10 centesimi, anche quelle di corse semplice e anche per la fascia di percorrenza più breve. Inoltre l’aumento, essendo “orizzontale”, è più pesante – ha aggiunto – quanto più lunga è la tratta da coprire e il rincaro è ancora più pesante su tutti i tipi abbonamenti». Secondo De Ferrari, infine, il nuovo orario invernale, sia nell’entroterra come nel Levante e nel Ponente ligure e sulla Cuneo – Ventimiglia, ha ridotto le corse e le fermate.

Per la giunta ha risposto l’assessore ai trasporti Gianni Berrino il quale ha premesso che la gestione della linea Cuneo- Ventimiglia spetta alla Regione Piemonte. Berrino ha dunque ricordato che in Liguria c’è stato il blocco delle tariffe e degli aggiornamenti ISTAT e dell’inflazione all’1 gennaio 2013: «Se la Regione avesse seguito questi aumenti nel 2017 saremmo arrivati ad un incremento rispetto al 2013 del 7 per cento, invece con Trenitalia siamo riusciti a contenere l’aumento, dal gennaio 2017, al 5 per cento. Questo aumento – ha aggiunto – fa fronte ad un incremento di chilometri di treno percorsi e quindi ad un aumento dell’offerta dei treni regionali rispetto ai pendolari e ai viaggiatori non abituali».

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L’assessore ha rilevato che gli abbonamenti liguri rimangono al di sotto della media delle regioni del Nord-Ovest e che l’aumento del 5 per cento era imposto dalla normativa europea che ordina di adeguare il prezzo all’aumento della produzione. Berrino, inoltre, ha ricordato di avere ottenuto da Trenitalia, anche se non ancora ufficialmente, dal prossimo aprile la rateizzazione degli abbonamenti annuali con il costo più alto. Rispetto agli orari, infine, l’assessore ha sottolienato che è migliorata la puntualità dei convogli, sono diminuite le cancellazioni dei treni con l’orario cadenzato mentre i buchi di due ore, ad esempio nel Levante, – ha spiegato – derivano dalla storica manutenzione delle linee e dall’impossibilità con il “budget”, di incrementare i chilometri di treno percorsi dai treni regionali. «Comunque di queste problematiche – ha concluso – continueremo a parlare al tavolo tecnico regionale che si riunisce almeno una volta al mese».