Al via la detassazione dei premi di produttività in Liguria. Il 20 dicembre scorso, infatti, Confprofessioni Liguria e le organizzazioni sindacali del settore, hanno siglato l’intesa territoriale sulla detassazione dei premi di produttività , recependo l’accordo quadro nazionale sottoscritto lo scorso 6 dicembre, che consente l’applicazione di un’imposta agevolata del 10% sulle somme legate a incrementi di produttività .
L’agevolazione fiscale per l’anno 2016 si applica ai lavoratori degli studi professionali che abbiano percepito nell’anno precedente un reddito da lavoro dipendente fino a 50 mila euro. La norma prevede una imposta sostitutiva dell’Irpef con aliquota pari al 10% applicabile agli importi dei premi di risultato erogati a seguito del raggiungimento di un effettivo miglioramento dell’indicatore o degli indicatori previsti dal decreto interministeriale del 25 marzo 2016, entro il limite di importo complessivo di 2.000 euro lordi, ovvero di 2.500 euro per le strutture che coinvolgano pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro.
«L’incremento di produttività » commenta Roberto De Lorenzis, presidente di Confprofessioni Liguria «è l’elemento indispensabile per la sopravvivenza stessa degli studi, nel comune interesse dei professionisti datori di lavoro e dei dipendenti che li coadiuvano nella loro attività professionale». «Da una parte, i datori di lavoro professionisti» sottolinea il presidente di Confprofessioni Liguria «dovranno declinare l’accordo comunicando ai propri dipendenti e alle parti che firmatarie dell’accordo territoriale quali sono gli obiettivi, gli indici, il periodo di riferimento, i criteri di misurazione e le modalità di corresponsione del suddetto premio, secondo quanto previsto dall’accordo stesso e dalla norma di legge». «I lavoratori, invece, in alternativa al premio in denaro» conclude De Lorenzis «potranno scegliere prestazioni di welfare che, essendo esenti da contribuzione e da imposte, incrementerebbero ulteriormente il valore del suddetto premio, facendo diminuire il costo anche per il datore di lavoro».