Dpcm “natalizio”, Vaccarezza (Cambiamo): “L’Italia è un paese strano”

“Questo provvedimento restringe e limita le nostre libertà e lo fa su una base concettuale sbagliata; quella che, incredibilmente, parifica la condizioni di un comune come quello di Milano a quelle di un comune come Spotorno"

Angelo Vaccarezza

Genova | Secondo Angelo Vaccarezza, capogruppo di “Cambiamo!” in Regione Liguria, “L’Italia è un paese strano e, nonostante il tempo passi, il progresso e l’evolversi della civiltà non riescono ugualmente a smussare quegli angoli spigolosi che fanno sì che il nostro Paese, troppe volte, venga ritenuto una nazione notoriamente orientata a lasciare incredulo chi la osserva. Molto spesso ci sorprendiamo positivamente ma, in tanti altri casi, lo stupore assume un retrogusto negativo, lasciandoci basiti per il buon senso che occorre utilizzare sempre, ma che qualcuno, inevitabilmente, lascia sempre da parte”.


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Nel mirino polemico del consigliere regionale ci sono ancora una volta le ultime misure decretate dal Governo che durante le feste limitano gli spostamenti per arginare le occasioni di contagio. “È il caso dell’ennesimo Dpcm – prosegue il consigliere Vaccarezza – emanato dall’attuale esecutivo, che ha il potere, con la complicità di alcuni opinionisti che lo spalleggiano attraverso tv e giornali, di regalarci un Natale che non meritavamo. Dopo mesi di sacrifici e di sforzi, infatti, sotto l’albero ci ritroveremo il ‘dono’ che nessun italiano poteva desiderare: un decreto ministeriale che, sotto le festività natalizie, si prefigge di regolamentare gli spostamenti tra i comuni, vietandoli in maniera inderogabile”.

“Questo provvedimento restringe e limita le nostre libertà e lo fa su una base concettuale sbagliata; quella che, incredibilmente, parifica la condizioni di un comune come quello di Milano a quelle di un comune come Spotorno. Esemplificando: la signora Maria (tutti ne conosciamo una) potrà tranquillamente andare dalla sua abitazione di Milano centro, a trovare la sorella che abita nel quartiere più periferico e lontano del capoluogo lombardo; mentre la signora Maria che abita a Spotorno (in comune hanno solo il nome, ma non gli stessi diritti), non avrà la possibilità di ricongiungersi con la sorella che abita a Noli. I casi qui possono moltiplicarsi a dismisura e, soprattutto nella nostra regione e nel savonese in particolare, esistono una miriade di comuni separati da poche centinaia (per non dire decine) di metri, all’interno dei quali i parenti stretti non avranno la possibilità di incontrarsi”.

“Dopo un anno vissuto (per chi ce l’ha fatta) in condizioni di assoluto sacrificio e di grandissima difficoltà, era proprio il caso di aggiungere questo fardello a minare ulteriormente il già complicato mondo delle relazioni sociali? Il Governo, inoltre, schiererà 70 mila agenti in tutta Italia per cercare di bloccare gli spostamenti non autorizzati dei cittadini: si tratta di un intervento necessario? Io credo che ragionare sulle diversità esistenti tra i grandi e piccoli comuni sarebbe stata una scelta intelligente e di buon senso, che avrebbe evitato a tante persone di passare il Natale in totale solitudine. Purtroppo chi ci governa non ha voluto neanche ascoltare le istanze delle Regioni, cadendo in un errore talmente grande da costringerci, ancora una volta, a rimanere increduli di fronte al pesante torto subìto” conclude il capogruppo di Cambiamo! in Regione Liguria.