Stallo all’Istituto Regionale per la Floricoltura

L’Istituto Regionale per la Floricoltura ad un punto fermo. I due rappresentanti della Confederazione Italiana Agricoltura in Liguria (Michele Maglio e Osvaldo Geddo) hanno infatti rassegnato le dimissioni seguendo quelle dell’altro consigliere Roberto Fiumara (Confagricoltura) già consegnate al presidente Germano Gadina la settimana precedente. A questo punto il Consiglio Direttivo, ridotto dei 3 / 5, è tecnicamente nell’impossibilità di proseguire l’azione.

“Siamo dispiaciuti di essere arrivati a questo punto – spiega Michele Maglio che dell’Istituto era anche vice presidente -. Purtroppo la situazione era diventata insostenibile, senza nessun coordinamento tra l’azione del Consiglio Direttivo e la presidenza che è alla base dell’azione di questo Istituto a beneficio delle aziende del settore” .

“In Italia si continua a dire che per sviluppare le imprese è fondamentale la ricerca. Questo organismo nasce per questo. Alcuni esempi? Occorre analizzare i centri di costo nei settori tecnici dell’Istituito, rimodulare il lavoro del settore della genetica, finora impegnato esclusivamente nella ricerca di nuove varietà di margherite – prosegue Michele Maglio -.  Dobbiamo sviluppare lo studio della fisiologia delle piante, per affrontare nuove esigenze  anche in base ai cambiamenti climatici; affrontare l’impoverimento del settore della difesa fitopatologica nel suo complesso,  che vede diminuite le possibilità di soddisfare l’utenza;  applicare metodi nuovi, efficaci e più economici per la protezione delle eventuali nuove varietà ritrovate. Ma questi obiettivi vanno condivisi. Siamo disponibili a farlo anche con un confronto specifico con la Regione Liguria ( e le altre organizzazioni agricole) per dare un futuro alla ricerca nel settore della floricoltura”.

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