Liguria, a che punto è la prevenzione del dissesto idrogeologico del territorio?

A che punto è la prevenzione del dissesto idrogeologico del territorio ligure? Alice Salvatore (Mov5Stelle) ha presentato oggi in Consiglio regionale un’interrogazione, sottoscritta anche dagli altri componenti del gruppo, in cui ha chiesto alla giunta lo stato di attuazione del Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni (PGRA) della UoM (Unit of Management) del Bacino Regionale della Liguria; del PRGA della Autorità di Bacino Interregionale del fiume Magra e, in particolare, il livello di esecuzione degli interventi per la difesa del suolo previsti dalla Delibera regionale di aggiornamento del Programma triennale 2015-2017 degli interventi inerenti la difesa del suolo e il monitoraggio sullo stato di attuazione degli obiettivi dei due Piani di gestione del rischio alluvioni e lo stato dell’eventuale aggiornamento delle misure di salvaguardia e gli indirizzi di protezione civile allegati alle mappe di pericolosità e rischio di alluvioni.


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Per la giunta ha risposto l’assessore alla difesa del suolo Giacomo Giampedrone il quale ha risposto che con la delibera 1405 del 2015, è stato approvato il programma annuale degli interventi per la difesa del suolo con cui sono state impegnate tutte le risorse disponibili pari a circa 2,9 milioni di euro, a favore di 20 Comuni liguri finanziando sia interventi strutturali sia monitoraggi e progettazioni. L’assessore ha spiegato che sono state predisposte e successivamente aggiornate dalla Regione le mappature di pericolosità e rischio da alluvioni per arrivare alla redazione del Piano di Gestione del rischio di alluvioni (PGRA).

Per quanto riguarda le mappature e il rischio alluvioni negli ambiti fluviali l’assessore ha specificato, fra l’altro, che sono stati approvati la cartografia delle aree soggette ad inondazione negli eventi alluvionali dell’autunno 2014 e una disciplina di salvaguardia, il cui termine di validità è stato prorogato di ulteriori 12 mesi dalle date di prima scadenza (termine attuale 28.01.2017), per evitare interventi urbanistico-edilizi nelle aree inondate fino al completamento di adeguati approfondimenti.