Albenga, allo Spazio Bruno Kronoteatro presenta “Newscy®cle”

Anteprima della stagione teatrale di Kronoteatro con lo spettacolo “Newscy®cle” della Compagnia Filò |

di Alfredo Sgarlato – Anteprima della stagione teatrale di Kronoteatro con un’interessante spettacolo, “Newscy®cle”, della Compagnia Filò, diretto da Nicoletta Bernardini, regista delle performance di danza che animano il festival Terreni Creativi, scritto da Gloria Manaratti, anche interprete con Marina Giardina, Nicoletta Vaccamorta e Valeria Banchero.

Dietro la consolle Alex Nesti, che governa luci e belle musiche elettroniche e ossessive di Bear, Thom Yorke, Air, Blonde Redhead, Deerhunter.

In scena solo una bicicletta. Una donna vestita provocante ma elegante scruta il pubblico. Poi sale sulla bici. Accanto a lei compaiono altre due donne, al contrario di lei vestite fin troppo castigate, tra la suora e il personaggio di una distopia orwelliana. La ciclista è una conduttrice tv, che snocciola le notizie del giorno. Si comincia con la tragedia di Vermicino, autentico evento spartiacque nella storia dell’informazione tv, e si continua con l’attualità. Le notizie sono tutte reali, è l’accostamento casuale e frenetico, come nei “cadaveri squisiti” di dadaista memoria, a creare l’effetto di surrealtà, di assurdo. Una descrizione del vuoto in cui ANSA e ansia diventano un tutt’uno.

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“benché si citino anche i reality quella a cui assistiamo non è la rappresentazione amorfa delle pseudo-vite ricreate in studio, ma una realtà condensata, stilizzata dal mezzo artistico del teatro, e questo la rende coinvolgente e inquietante”…

Le altre due donne accompagnano le notizie mimando smorfie e comportamenti parossistici. Non c’è gioia, nemmeno nella sessualità, 14732398_10209899313018203_4531336742241059960_nma solo gesti compulsivi, a ritmo sfiancante. La vicinanza tra pubblico e interpreti favorisce l’immedesimazione, benché si citino anche i reality quella a cui assistiamo non è la rappresentazione amorfa delle pseudo-vite ricreate in studio, ma una realtà condensata, stilizzata dal mezzo artistico del teatro, e questo la rende coinvolgente e inquietante.

Certamente, nell’epoca svilita in cui viviamo, realtà e rappresentazione si confondono, e la parodia è indistinguibile dall’originale. Questo spettacolo illustra la situazione perfettamente: non c’è bisogno di stravolgere le notizie, la tv, i social network, basta riprenderli così come sono, semplicemente incorniciandoli nello spazio scenico, per mostrare come la società in cui viviamo sia ormai la parodia di sé stessa.

Uno spettacolo molto apprezzato dai presenti, un gustoso antipasto di una stagione teatrale che presenterà conferme e molte novità.

*Foto di Giovanna Cirotto