Taglio dell’Irpef agricola per 8 mila imprese liguri

Una boccata d’ossigeno per 8 mila imprese agricole liguri con taglio dell’Irpef; Calleri (Coldiretti Liguria): “importante inversione di tendenza” |

Genova, 19 ottobre 2016. Dopo la cancellazione dell’Imu e dell’Irap e la compensazione Iva sulle carni bovine e suine, nella legge di Stabilità prevista per il 2017 il Consiglio dei ministri ha previsto l’azzeramento dell’Irpef agricola. «A beneficiarne saranno circa 8 mila imprese liguri – sottolinea Gerolamo Calleri, presidente di Coldiretti Liguria – Un provvedimento che segna un’importante inversione di tendenza sul ruolo dell’agricoltura in Italia rispetto agli ultimi decenni: l’agricoltura sta tornando ad avere un ruolo fondamentale per il nostro Paese».


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Non si tratta dell’unica agevolazione per il settore. La legge di Stabilità prevede inoltre che gli imprenditori agricoli under 40 siano esonerati dal versamento dei contributi previdenziali: nei primi tre anni dalla creazione di impresa l’esenzione sarà del 100%, per poi passare al 66% e al 50% rispettivamente per il quarto e il quinto anno. Un’ulteriore spinta alla battaglia per il rafforzamento del made in Italy è l’entrata in vigore, dal 14 ottobre 2016, dell’etichettatura obbligatoria sulla filiera del latte e formaggi. «E ci aspettiamo a breve l’introduzione dell’etichettatura obbligatoria anche per la pasta, per tutelare al 100% la filiera italiana del grano», precisa Calleri.
Tutti provvedimenti che vanno a premiare il ruolo economico e sociale che l’agricoltura riveste nel sistema Paese. Un comparto che, nonostante le difficoltà, nel secondo trimestre del 2016 ha dato segnali di crescita in termini di numero di imprese attive: +0,47% a livello nazionale (749 mila circa in totale), +0,13% in Liguria (dati Infocamere).

«Coldiretti ha sollecitato con forza e determinazione l’adozione di questi provvedimenti – spiega Gerolamo Calleri – Provvedimenti che consentiranno anche alle imprese liguri di recuperare importanti risorse economiche da destinare a nuovi investimenti, per esempio nel campo dell’innovazione: a oggi, nonostante le difficoltà dettate dalla conformazione fisica del territorio, le nostre aziende hanno saputo raggiungere traguardi d’eccellenza di tutto rispetto, contribuendo alla crescita dell’occupazione e all’offerta dei prodotti del made in Italy».