“Spotorno ricorda gli italiani caduti sul lavoro in patria e all’estero

Oggi 8 agosto si celebra la “Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”: questa data è stata scelta per ricordare la tragedia di Marcinelle, accaduta proprio l’8 agosto del 1956.

A Marcinelle 136 italiani emigrati dopo la crisi delle miniere di bitume in Italia, causata dalle imposizioni in materia economica delle Potenze Alleate che avevano vinto la Seconda Guerra Mondiale, persero la vita nel disastro della miniera di carbone Bois du Cazier. In base a un accordo tra Italia e Belgio siglato nel 1946 ogni giorno, dall’Italia, partivano 2.000 minatori: “uomini in cambio di carbone” perché il Belgio era ricco di materie prime e in Italia c’era molta manodopera disponibile. Negli anni del boom economico tra il 1946 e il 1957, 140 mila uomini, 17 mila donne e 29 mila bambini andarono a estrarre carbone nelle miniere del Belgio. L’incidente di Marcinelle, dove morirono 262 minatori di 12 nazionalità diverse, fu causato da un’omissione nelle procedure di sicurezza.

“In qualità di Assessore ai Servizi alla Persone e alla Pubblica Istruzione – afferma Davide Delbono – ritengo che l’istituzione di questa commemorazione sia fondamentale per ricordare a tutti gli italiani e in particolar modo alle nuove generazioni, la nostra storia di popolo di lavoratori migranti e l’importanza della sicurezza sul lavoro. Da un’indagine condotta dagli esperti dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, sulla base di dati Inail, da gennaio a giugno 2016, infatti, sono 461 le persone che hanno perso la vita sul lavoro in Italia: 341 gli infortuni mortali rilevati in occasione di lavoro e 120 quelli in itinere. Un numero drammatico che si traduce in una tragica media di 77 vittime al mese, ossia 19 alla settimana. Il 13,8% del totale delle vittime di morti sul lavoro sono cittadini stranieri. Uno scenario in cui l’unico dato positivo è il decremento della mortalità in occasione di lavoro, rispetto ai primi sei mesi del 2015 pari al 5,5 per cento”.

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“Con la ripresa dell’anno scolastico chiederò agli insegnanti delle Secondarie di I grado di Spotorno – continua l’Assessore Delbono – di mostrare agli studenti un breve documentario realizzato da La Stampa dal titolo “Le vedove bambine di Marcinelle: Quella miniera ci ha rubato l’amore”. In questo video vengono intervistate alcune donne abruzzesi che, giovanissime, che sposarono, di persona o addirittura per procura, i loro compagni e li seguirono in Belgio, dove questi poi trovarono la morte nella miniera di carbone. Le testimonianze di queste donne devono essere impresse nella nostra memoria e in quella delle nuove generazioni. Solo con la memoria si può rimediare agli errori del passato e guardare al futuro.”