Concessioni spiagge, i balneari liguri chiedono l’intervento immediato del governo

«Un colpo durissimo per l’intero settore. Questa decisione va a colpire tutte quelle micro e piccole imprese, spesso a conduzione familiare, che in questi anni hanno investito i propri risparmi nello sviluppo dell’attività e nel miglioramento delle spiagge. Lavoro e fatica spesi anche in un’ottica di miglioramento del territorio, agli occhi dei turisti e dei liguri stessi. Ora, con questa sentenza, circa duemila microimprese attive nel settore rischiano di perdere tutto».

Così Gianni Canale, coordinatore Oasi-Confartigianato Liguria, commenta la sentenza della Corte di Giustizia europea che ieri ha bocciato la proroga automatica al 31 dicembre 2020 per le concessioni delle spiagge, prevista dalla legge italiana. Secondo la Corte di Giustizia europea, la legislazione italiana, prorogando automaticamente le concessioni, non consentirebbe di organizzare una trasparenze procedura di selezione, contrastando così con la tutela della concorrenza. Di conseguenza, le concessioni delle spiagge andranno messe all’asta.

«Quello che ci aspettiamo è un intervento tempestivo, deciso e diretto del governo italiano in Europa – aggiunge Canale – La Regione ci ha dato il suo sostegno, manifestandolo nel corso dell’incontro odierno con il presidente Giovanni Toti, l’assessore al Demanio Marco Scajola e i consiglieri Stefania Pucciarelli, Franco Senarega e Angelo Vaccarezza».

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