Dove va il Trasporto pubblico savonese?

04 - Andrea Melis 1Regione Liguria / Savona. Andrea Melis (Movimento 5 Stelle) ha illustrato oggi in Consiglio regionale un’interrogazione, sottoscritta anche dagli altri componenti del gruppo,  Alice Salvatore, Gabriele Pisani, Francesco Battistini, Fabio Tosi e Marco De Ferrari, con la quale ha evidenziato che sono stati effettuati pesanti tagli ai trasferimenti destinati al  trasporto pubblico locale nel savonese, stimati in 2 milioni di euro,  da parte della Provincia, anche in considerazione della riforma Delrio, e dal Comune di Savona. Il consigliere ha sottolineato che, in seguito a ciò, «si genererà, nelle casse della TPL Linea di Savona, una mancanza di liquidità tale da garantire il servizio». Melis ha, quindi, chiesto alla giunta di intervenire per garantire il servizio di trasporto pubblico.

Per la giunta ha risposto l’assessore ai trasporti Gianni Berrino. L’assessore  ha chiarito che sono le   Province a gestire i contratti di servizio stipulati  per l’esercizio del servizio di trasporto pubblico e tale gestione scadrà al 31 dicembre 2017. Ha però assicurato che la Regione svolgerà, così come  previsto dalla normativa, il ruolo di coordinamento, programmazione e definizione del livello ottimale del servizi di Tpl, efficace a soddisfare  la domanda di trasporto   e a tal fine solleciterà i soggetti coinvolti a garantire quanto di relativa competenza.

«L’assessore Berrino gioca allo scaricabarile sui comuni, già in forte sofferenza, con l’unico risultato di abbandonare a se stesso un trasporto pubblico locale ormai al collasso», ha poi commentato Andrea Melis a margine della seduta del Consiglio: «È quanto emerge dalla nostra interrogazione sul Tpl savonese, su cui è in atto un vero e proprio gioco al ribasso, tra gli 1,7 milioni di euro ritirati dalla Provincia e un Comune che, in chiusura di bilancio, ha ridotto la propria contribuzione di circa 300mila euro. In questo stato di cose, tocca alla Regione intervenire in maniera netta per garantire una continuità al servizio. L’assessore ai Trasporti, invece, si limita a prendere atto della situazione, lasciando che siano i comuni a farsene carico. Messi con le spalle al muro e con i conti in rosso, il rischio è che le amministrazioni locali si ritrovino nelle condizioni di dover tagliare linee e servizi. E, alla fine, a cascata, a pagare lo scontrino finale saranno, come sempre i cittadini».

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