In questi giorni si è riattivata l’attenzione sul tema delle risorse da destinare al risarcimento dei danni subiti dalle imprese agricole delle province di Savona e Genova.
Agrinsieme Liguria (il coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative di Cia Liguria, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative) ritiene opportuno fare chiarezza, «per evitare note stonate rispetto ad un percorso virtuoso che fino ad oggi ha visto Organizzazioni Agricole, Regione e Parlamentari liguri operare in modo coordinato, ottenendo così l’impegno, mantenuto dal Ministro Martina, al riconoscimento dei danni in deroga alla norma, facendo operare la legge anche in assenza di copertura assicurativa».
«I fondi che “mancano” – precisa in una nota l’associazione – sono quella parte relativa al risarcimento dei danni alle produzioni, che albergano esclusivamente nelle disponibilità del Fondo di solidarietà nazionale (FSN) che ha il compito di “far fronte ai danni alle produzioni agricole e zootecniche, alle strutture aziendali agricole ed alle infrastrutture agricole, nelle zone colpite da calamità naturali o eventi eccezionali, entro i limiti delle risorse disponibili sul Fondo stesso.” Il settore infatti, salvo che per le somme urgenze e in casi particolari, è espressamente escluso dalle provvidenze della Legge 225/92, in quanto detentore di strumento specifico regolato dal Dlgs 102/2004. In sostanza: mancano risorse sufficienti per la copertura dei danni subiti dalle colture, mentre ci sono risorse e strumenti per fronteggiare in modo adeguato i danni alle strutture e alle attrezzature».
«Questo è il punto: solo il Fondo di Solidarietà Nazionale può dare copertura a queste necessità, in quanto i Fondi di Protezione civile, pur non essendo ordinariamente destinati all’agricoltura, potrebbero eventualmente fronteggiare i rimborsi per le strutture danneggiate. Urge pertanto un’iniziativa comune e convergente di Regione, Organizzazioni Agricole, Parlamentari affinché sia effettuato uno sforzo per dotare il FSN di una adeguata dotazione finanziaria, funzionale a far crescere il riparto a favore della nostra Regione, comunque necessario anche alle condizioni attuali. Se le risorse si trovano nelle disponibilità della protezione civile, e si conviene che possono essere utilizzate per l’agricoltura, si operi una variazione di Bilancio e si dirottino i denari disponibili sul FSN o si rendano note le procedure per accedervi. Il resto è un inutile disquisizione che serve solo a scaricare responsabilità e non a trovare soluzioni concrete e percorribili».
Agrinsieme Liguria propone per la riunione del Tavolo verde, già convocata per il prossimo 8 aprile, di estendere l’invito ai Parlamentari liguri per definire una comune azione.