“Ivan Graziani. Il primo cantautore rock”: appuntamento al Club Tenco

Continuano gli appuntamenti primaverili nella sede del Club Tenco a Sanremo, raggruppati sotto il titolo “Venticinque note”. Il titolo nasce da un aforisma del filosofo francese Joseph Joubert: “La musica ha sette lettere, la scrittura venticinque note”.


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Il 3 aprile alle 17.30 toccherà alla presentazione del volume “Ivan Graziani. il primo cantautore rock” (Crac edizioni) con l’autore Paolo Talanca e con Anna Bischi Graziani, moglie di Ivan. L’incontro, a ingresso gratuito, sarà condotto da Ersilia Ferrante.

I due ospiti saranno anche i protagonisti di un incontro appositamente preparato con le scuole, previsto per il 4 aprile alle ore 10. Parteciperanno il Laboratorio di giornalismo del Liceo Amoretti di Sanremo con i professori Fabrizio Prisco e Lucilla Baudino e le classi 4F (indirizzo arti figurative) e 4 A (indirizzo architettura) del Liceo Artistico di Imperia, con le professoresse Lucia Righi e Patrizia Faccio. Conduce Marika Amoretti.

Il 29 aprile e il 2 maggio si terrà un incontro con le scuole sull’evoluzione del mercato della musica negli ultimi decenni, con relatore Stefano Senardi.

La sede del Club è in piazza Cesare Battisti a Sanremo, negli ex magazzini ferroviari, con accesso dalla pista ciclabile del Lungomare Italo Calvino.

A settant’anni esatti dalla sua nascita, il libro parla dell’assoluta unicità di Ivan Graziani come cantautore rock che negli anni Settanta ‘inventa’ uno stile di scrittura e un linguaggio per la canzone come nessuno aveva fatto prima. Il periodo cruciale è la fine degli anni Settanta, il momento di svolta nello stile verso un modo di scrivere unico e, dunque, d’autore. Il volume non parla solo dei brani più famosi: Agnese, Lugano addio, Firenze. O, meglio, li mette da parte, perché considerarli l’apice artistico di Ivan Graziani – come probabilmente è giusto fare, soprattutto per Lugano addio – farebbe trascurare il suo merito principale: aver compreso come unire al meglio la forza del genere ‘rock’ con quello del genere ‘canzone d’autore’. Sotto questo punto di vista, brani come Pigro o Fuoco sulla collina restituiscono molto meglio di altri la grandezza di un autore che era un fiume artistico in perpetuo moto, che puntava all’autenticità – con tutto l’armamentario etimologico e di senso che questa parola comporta –, che non si fidava mai di forme o verità acquisite ma cercava sempre di stupire, cercava l’originalità e, cosi facendo, cercava una strada propria.

Paolo Talanca è critico musicale, scrittore e saggista, blogger e articolista del Fatto Quotidiano nonché direttore di redazione del Premio Lunezia. Fa parte della giuria che assegna le Targhe Tenco e da anni si occupa di canzone italiana, con particolare approfondimento sulla canzone d’autore.